A oltre una settimana dallo schock delle presidenziali americane, il mondo degli affari non sembra ancora essersi ripreso e nei confronti di Donald Trump prevale la diffidenza. Non mancano tuttavia le voci fuori dal coro, come quella di George Quinn, CFO del gruppo assicurativo Zurich, che in una intervista rilasciata alla CNBC, ha invece espresso valutazioni diametralmente diverse rispetto alla maggioranza della comunità finanziaria.
Quinn ha spiegato che alcune delle promesse fatta da Trump durante la campagna elettorale, farebbero prefigurare un clima decisamente favorevole per lo sviluppo del business assicurativo.
In particolare, Quinn ha fatto riferimento ad alcuni impegni presi dal neo presidente, come ad esempio l’incremento delle spese infrastrutturali e la riforma fiscale, “due aspetti che potrebbero favorire la crescita del business assicurativo. Inevitabilmente, l’eventuale sviluppo dell’economia statunitense trascinerebbe l’intera industria assicurativa”.
Quinn ha comunque precisato che indipendentemente da quelle che saranno le strategie politico-economiche della presidenza Trump, “Zurich sarà comunque capace di farsi trovare pronta a qualsiasi possibile scossa”.
A differenza di Quinn, Oliver Bäte, CEO di Allianz, aveva precedentemente manifestato tutto il suo pessimismo in merito alle conseguenze economiche della presidenza Trump, sottolineando come il mix tra riforma fiscale espansiva e l’impronta protezionista della politica commerciale, potrebbe avere conseguenze molto negative per l’economia globale.