di Anna Messia
Finsoe si scioglie e le cooperative si preparano a entrare direttamente nel capitale di Unipol . Il primo azionista sarà Alleanza 3.0, che avrà una quota del 20,4%. Poi, tra i primi cinque soci, spunta Holmo con il 7,37% e a seguire Nova Coop (le cooperative di consumo del Piemonte)con il 5,7%, Cooperare con il 2,7% e Unicoop Tirreno con l’1,6%). Ieri il consiglio di amministrazione di Finsoe, la holding delle coop che detiene il 31,4% del gruppo assicurativo bolognese, ha dato mandato al presidente Adriano Turrini di avviare il procedimento di scioglimento della società. Gli ultimi nodi per realizzare la semplificazione societaria a monte del gruppo assicurativo guidato da Carlo Cimbri sono stati quindi sciolti dopo un lungo periodo di stand by. L’operazione era stata annunciata quasi due anni fa, a fine 2014, poi però i programmi sono stati più lenti del previsto. Alla fine dello scorso anno era stata avviata la fusione tra Coop Adriatica, Estense e Consumatori Nord Est per creare Alleanza 3.0, operazione che aveva inevitabilmente rallentato i cantieri del riassetto Finsoe, anche perché è stato necessario chiedere l’intervento di Consob per avere certezza che l’aggregazione delle tre società azioniste di Finsoe con il 34,16% non avrebbe avuto ricadute su Unipol . Inoltre c’è stato poi bisogno di intervenire sul debito di Finsoe; a giugno 2015 è stata lanciata un’emissione obbligazionaria da 375 milioni di euro, sottoscritta interamente dai soci della holding, che ha tagliato di netto il debito. Restano 100 milioni che saranno estinti con un’altra emissione obbligazionaria che sarà lanciata entro fine novembre ma che non avrà bisogno di una nuova delibera, visto che l’importo complessivo già autorizzato l’anno scorso era complessivamente di 475 milioni. Anche il debito di Holmo, pari a 190 milioni (nei confronti di Carige e Mps ), è in fase di ristrutturazione e in attesa di definizione a breve. Tutto è pronto quindi per avviare lo scioglimento di Finsoe, che dovrà essere completato nel 2017 dopo aver incassato le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti. Subito dopo bisognerà iniziare a parlare del patto di sindacato che le coop sarebbero interessate a firmare per la gestione delle proprie quote. Tale capitolo sarà affrontato nei prossimi mesi e solo allora sarà possibile verificare che cosa cambierà nell’azionariato rispetto all’attuale situazione. Oggi, come accennato, Finsoe detiene complessivamente il 31,4% di Unipol e a questa si aggiungono partecipazioni detenute direttamente da alcune coop. Alleanza 3.0 ha per esempio una partecipazione diretta nel gruppo assicurativo pari al 9,6% e Nova Coop detiene un altro 4,07% di Unipol Gruppo. Se tutte le coop e gli attuali azionisti di Finsoe apportassero al patto le proprie azioni lo zoccolo duro di azionisti Unipol salirebbe dal 31,4% attuale al 45%. Ma probabilmente la situazione non cambierà molto rispetto a oggi e nel nuovo patto dovrebbe compattarsi poco più del 30% del capitale. (riproduzione riservata)
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