Stando al monitoraggio più recente, realizzato dal Centro Studi di Itinerari previdenziali, il patrimonio totale dell’insieme delle Casse dei liberi professionisti ammonta a 69.928.928.386 euro e segna, rispetto all’ultima rilevazione, una crescita del 6,77% (65.496.008.035 euro nel 2014). In particolare, nel 2015 la raccolta contributiva complessiva da parte delle 20 casse è stata pari a 9.350.294.325 euro (+2,8% rispetto al 2014), mentre le prestazioni pensionistiche erogate ammontano a 5.792.077.221 euro (+5,2% rispetto al 2014), alle quali si aggiungono prestazioni assistenziali per 226.156.911 euro per (-2,97% rispetto al 2014).
Attualmente la gestione diretta mobiliare degli attivi è, comunque e di gran lunga, la modalità di investimento adottata dalla Casse dei liberi professionisti (per dieci enti è superiore al 70% e solo sei scendono sotto il 50%).
La percentuale di patrimonio in gestione indiretta, tramite mandato, pari a 14,8 miliardi di euro (il 20% degli attivi) è di molto inferiore rispetto a quanto avviene per i fondi pensione, mentre per quanto riguarda le fondazioni di origine bancaria la percentuale delle risorse conferite in gestione (6,215 miliardi) è pari a circa il 16%. Gli investimenti immobiliari ammontano a 14,5 miliardi di euro, sostanzialmente pari ai 14,4 miliardi di euro del 2014. Si tratta di acquisti diretti di unità immobiliari, fabbricati, altri immobili (8% del totale delle risorse gestite direttamente, in lieve calo rispetto al 2014 in ragione del progressivo allineamento a quel che sarà il disposto dell’omologo del dm 166/2014 per le Casse di previdenza) e investimento in quote di società immobiliari e in fondi immobiliari (18% del totale delle risorse gestite direttamente). L’investimento immobiliare rimane, quindi, pari al 2014 in termini assoluti, ma cambia la modalità di investimento prediligendo quello indiretto.
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