Royal Bank of Scotland Group chiude una delle tante cause in corso negli Stati Uniti sulla vicenda dei mutui subprime alla base della crisi globale del 2007.
La banca britannica ha siglato un accordo di patteggiamento per pagare 1,1 miliardi di dollari ad un’autorità statunitense e chiudere così due cause civili legate alla vendita di strumenti finanziari con sottostanti mutui ipotecari.
RbS ha raggiunto l’accordo con il National Credit Union Administration Board e fatto presente come l’esborso concordato è integralmente coperto dagli accantonamenti ed è quindi destinato a non determinare un impatto sostanziale sul Core Tier 1.
L’istituto di credito deve comunque affrontare altre cause e indagini per i mutui subprime venduti prima del salvataggio governativo da 45,5 miliardi di sterline del 2008. La banca rimane infatti sotto indagine del Dipartimento di Giustizia degli Usa. A tal proposito RbS prevede ulteriori accantonamenti per un ammontare “sostanzialmente superiore” a quelli registrati nel rendiconto finanziario al 30 giugno scorso.