Ci sono due minacce che potrebbero portare di nuovo le tariffe Rc Auto a lievitare all’insù, dice il dg di Sara Assicurazioni, Alessandro Santoliquido. L’obbligo di installare a bordo di tutte le auto la scatola nera, previsto nella versione finale del ddl concorrenza, ora all’esame della Camera, potrebbe far crescere i prezzi medi del 10-15%. «Perché la black box, che ha un costo medio di 60 euro, ha oggi il vantaggio di consentire una selezione dei clienti meno fraudolenti, ai quali possono essere applicati buoni sconti», spiega aggiungendo che, «prevederne l’obbligo nelle città a basso rischio di frodi farebbe poi lievitare i costi per tutti». Ma non solo. Ci sono giudici di pace e tribunali che, soprattutto in Triveneto «stanno disapplicando il decreto Monti del 2013 sui colpi di frusta, e questo potrebbe far tornare indietro il sistema di tre anni». Il riferimento è alle norme che hanno previsto l’obbligo di accertamenti strumentali per provare il colpo di frusta, tra le ragioni principali che hanno consentito un calo delle tariffe negli ultimi anni. Sara Assicurazioni, controllata dall’Aci, proprio nei giorni scorsi ha festeggiato 70 anni dalla sua fondazione e il suo portafoglio è oggi costituito per circa il 70% da Rc Auto, con circa 570 milioni di premi Danni e 80 milioni di premi Vita. «L’obiettivo è però di ridurre l’incidenza dell’Rc Auto a circa il 55-60% aumentando il peso di altri prodotti danni per le famiglie e per le aziende», aggiunge Santoliquido. Un crescita che sarà favorita anche dal reclutamento di nuovi agenti, che dagli attuali 400 diventeranno 450 entro il prossimo biennio.
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