di Stefania Peveraro
Le imprese italiane restano ancora per la maggior parte vulnerabili o a rischio, ma il numero di società che sta migliorando il proprio merito di credito sta migliando sensibilmente, tanto da battere in maniera evidente il numero di quelle che invece hanno peggiorato il loro profilo di rischio. È la prima volta dal 2011. Lo ha calcolato Cerved Group in un report che MF Milano Finanza è in grado di anticipare.
Più nel dettaglio il 51% delle pmi di un campione di 524 mila società di capitale osservate lo scorso aprile in confronto all’aprile 2015 viene classificata come vulnerabile (35,3%) o a rischio (16,3%). Tuttavia, si diceva. i dati indicano che, tra aprile 2015 e aprile 2016, 150 mila società hanno migliorato il proprio CGS di almeno una classe, superando il numero di imprese che invece lo hanno peggiorato (137 mila).
È il primo scarto positivo dopo 5 anni, in cui il numero di downgrade ha sistematicamente superato il numero di upgrade. La classifica è stata stipulata utilizzando il Cerved Group Score, un indice di valutazione sintetica del rischio di credito basata su un’ampia gamma di informazioni sull’impresa e sul mercato in cui opera. A guidare il trend positivo sono le pmi: quasi 3 imprese su 10 hanno migliorato la loro valutazione di rischio (41 mila), contro il 26% che invece l’hanno peggiorata (36,5 mila).
Con la ripresa dell’attività economica, le 524 mila società analizzate hanno però aumentato i propri debiti finanziari da 985 a 1.030 miliardi di euro. L’incremento ha riguardato tutte le fasce dimensionali, ma mentre tra le microimprese l’ammontare di debiti finanziari si è spostato dalle fasce più a rischio alle fasce più sicure, altrettanto non è successo tra le pmi e soprattutto tra le imprese maggiori.
Ne consegue un aumento di debiti finanziari di 15 miliardi nelle imprese a più alto rischio di insolvenza, mentre l’ammontare si è ridotto di 13 miliardi nell’area di sicurezza: complessivamente, lo stock di debiti finanziari detenuti da società rischiose ammonta a 215 miliardi di euro.
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