di Francesco Colamartino
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La Brexit inizia a produrre conseguenze concrete sul mercato immobiliare britannico. Oltre al crollo di valori e dei contratti emerso negli ultimi giorni, iniziano a palesarsi effetti anche per i fondi immobiliari. Nel giro di neanche 24 ore hanno annunciato la sospensione delle attività ben due gestori di grandi compagnie assicurative. Aviva Investors, gestore patrimoniale dell’omonima compagnia assicurativa britannica, ha infatti sospeso le attività di commercializzazione di un suo fondo immobiliare sulla falsariga di quanto già annunciato due giorni orsono da Standard Life Investments. Il gestore patrimoniale ha sottolineato che le «straordinarie circostanze di mercato» hanno portato a «una mancanza di liquidità immediata» per il fondo da 1,8 miliardi di sterline Aviva Investors Property Trust. «Conseguentemente abbiamo agito per salvaguardare gli interessi di tutti i nostri investitori sospendendo le attività del fondo con effetto immediato. La sospensione ci darà un maggiore controllo nella gestione dei flussi di cassa e la possibilità di condurre in modo ordinato vendite di asset per soddisfare i nostri obblighi verso gli investitori che desiderano riscattare le loro posizioni», ha aggiunto un portavoce della società.
Del resto, Aviva Investors ha riscontrato un volume di richieste di riscatto superiore al solito e ha quindi deciso di rendere il fondo gestito da Mike Luscombe e Andrew Hook meno rischioso e di riposizionarlo per «resistere alle turbolenze sul mercato immobiliare del Regno Unito» e quindi prepararlo alla fine dell’attuale ciclo.
Come detto, lunedì sera era toccato a Standard Life Investments annunciare la sospensione per almeno un mese delle attività di raccolta per il fondo immobiliare britannico Standard Life Investments U.K. Real Estate Fund da 2,9 miliardi di sterline a causa delle crescenti richieste di riscatto da parte degli investitori dopo il voto favorevole alla Brexit. Anche Standard Life Investments ha attribuito la decisione a «circostanze eccezionali di mercato». «La decisione è stata presa a seguito di un aumento delle richieste di rimborso in seguito all’incertezza per il mercato commerciale immobiliare nel Regno Unito dopo il risultato del referendum sulla Ue», ha affermato il gestore patrimoniale. «La sospensione è stata richiesta per proteggere gli interessi di tutti gli investitori nel fondo e per non compromettere il rendimento degli investimenti all’interno del portafoglio».
Per Laith Khalaf, analista senior di Hargreaves Lansdown, «i pezzi del domino stanno iniziando a cadere nel mercato immobiliare direzionale del Regno Unito con un altro fondo che chiude i battenti in seguito ai deflussi determinati dal voto sulla Brexit. Probabilmente è solo una questione di tempo prima di vedere altri fondi seguirne l’esempio». (riproduzione riservata)
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