di Paola Valentini
Prosegue la crescita di Eurizon Capital sgr, che ieri ha approvato il bilancio del primo trimestre. A fine marzo il patrimonio gestito del polo di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo , guidato dall’amministratore delegato Tommaso Corcos, ha superato i 270 miliardi, il 6% in più rispetto a marzo 2015, grazie ai consistenti volumi di raccolta che hanno compensato l’effetto negativo delle dinamiche sui mercati finanziari.
L’utile netto consolidato (compreso il profitto di pertinenza di terzi) si è attestato a 92 milioni grazie a un margine da commissioni di 125,9 milioni. La raccolta netta di Eurizon Capital e delle controllate è risultata in graduale rialzo nei tre mesi, superando i 4,5 miliardi. In base ai dati Assogestioni, Eurizon Capital si conferma tra le prime società per afflussi netti in Italia. Nei dati trimestrali spiccano i mandati istituzionali, che vedono 3,4 miliardi di entrate nette grazie anche alle attività assicurative. La raccolta sui soli fondi comuni nel trimestre si è attestata intorno ai 2,4 miliardi e si è indirizzata soprattutto verso i fondi obbligazionari (1,6 miliardi) e flessibili (1,16 miliardi). Positivo anche l’apporto delle realtà estere. L’hub dell’Est Europa ha visto afflussi netti per 31 milioni, grazie soprattutto a Cib Ifm (Ungheria) e Pbz Invest (Croazia). La cinese Penghua ha chiuso il trimestre con 651 milioni di euro di raccolta netta. Grazie a questa partnership Eurizon Capital è in posizione di rilievo sul mercato cinese. Nel 2016 China Rankings di ZBen Advisors, infatti, Eurizon Capital, unica realtà italiana, è il 12° asset manager straniero, e quarto per attività onshore. (riproduzione riservata)
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