Mandato agli archivi l’esercizio 2015, Allianz guarda con fiducia alle nuove sfide del mercato e punta a crescere in maniera sostenibile in Asia, “per questo siamo cauti”, ha detto Oliver Baete, ceo del primo gruppo assicurativo a livello europeo rispondendo alle domande degli azionisti nel corso dell’assemblea dell’altro giorno. “In questo ambito la Cina rappresenta per noi una grande opportunità”.
A questo proposito, Max Zimmerer, responsabile dell’area Asia-Pacifico ha chiaramente detto che la compagnia “non è soddisfatta delle attività sviluppate in Asia che, nonostante una decisa crescita registrata nel 2015, rimangono piuttosto modeste”, con una raccolta premi vita salita dai 5,47 miliardi di euro del 2014 a 6,77 miliardi di fine 2015, per un incremento annuo del 23,7%.
“Siamo ottimisti per la crescita in Asia, anche se resta un mercato impegnativo”, ha aggiunto Zimmerer, che ha definito come “un caso straordinario” la cessione delle attività coreane.
In merito alla Cina Zimmerer si è detto molto ottimista poiché Allianz “ha appena sottoscritto una joint venture”, dove ha una quota blindata, visto che la normativa locale non consente di superare il 20%.
Per Baidu, questo il nome della joint venture, è stata chiesta l’autorizzazione per ottenere una licenza digitale nel Paese in grado di distribuire soluzioni assicurative online in vari settori tra cui turismo, e-commerce, internet finance & lifestyle.
Per quanto riguarda invece i mercati di Polonia e Russia, Oliver Baete ha escluso qualsiasi manovra di uscita. “In Polonia abbiamo accusato perdite nel 2015, ma nel 2016 stimiamo un ritorno alla redditività”, ha detto Baete, aggiungendo che in Russia “abbiamo registrato nel 2015 un utile operativo” dopo le iniziative per ristrutturare il business nel Paese.
A margine dell’assemblea un portavoce del Gruppo ha spiegato che la decisione presa da Allianz Italia di partecipare con 100 milioni di euro al fondo Atlante è in linea con gli impegni del Gruppo come investitore di lungo termine in Italia.
Nel 2015 Allianz Italia, guidata dall’amministratore delegato Klaus-Peter Roehler, ha segnato un incremento del 7,5% della raccolta premi a 16,7 miliardi di euro e un utile operativo in rialzo del 23,7% a 1,38 miliardi.