Bnp Paribas, nonostante le difficoltà del mercato, ha registrato un aumento dell’utile netto del primo trimestre.
La banca parigina ha beneficiato soprattutto del calo degli accantonamenti per perdite su crediti e degli aggiustamenti sulle valutazioni del debito per compensare il calo dei ricavi della divisione investment bank.
Il maggiore istituto di credito francese per attivi di bilancio ha registrato nel primo trimestre una crescita dell’utile netto del 10% a 1,81 miliardi di euro (2,08 miliardi di dollari), mentre i ricavi sono calati del 2% a 10,84 miliardi di euro.
Come i grandi istituti di credito europei e statunitensi, la divisione di investment banking è stata colpita da un forte calo dei ricavi da trading per effetto delle ripercussioni della volatilità dei mercati sulle attività della clientela.
Le attività di retail di Bnp Paribas in Francia, Italia, Belgio e Lussemburgo, hanno registrato un aumento dell’utile pre-tasse del 4% a 690 milioni di euro, dai 666 milioni dell’anno precedente, mentre la divisione di servizi finanziari internazionali, responsabile dei business retail al di fuori dell’Eurozona, del wealth management, del credito al consumo e delle assicurazioni, ha riportato un aumento del 7% a 1,05 miliardi di euro.
Il corporate e investment banking han invece subito un calo dell’utile pre-tasse del 55% a 403 milioni in scia ad un flessione dei proventi nel reddito fisso del 13% a 890 milioni e nel trading azionario del 41% a 428 milioni.
Il maggiore utile del trimestre ha permesso un aumento del Core Tier 1 all’11%, rispetto al 10,9% di dicembre. Il leverage ratio è inoltre salito al 4%, al di sopra della soglia minima del 3% imposta dalle autorità di vigilanza.