di Simona D’Alessio

Risultato positivo per 4 milioni 667.808 euro (un avanzo amministrativo/gestionale di 966.097 e un’eccedenza dei proventi finanziari, rispetto alla capitalizzazione dei montanti contributivi, di 3 milioni 701.711 euro). E, pur essendo l’imposizione fiscale «particolarmente elevata» (al 26%), il rendimento ottenuto dalle operazioni finanziarie «si è attestato al 2,53%». Sono le cifre del bilancio consuntivo 2015 dell’Enpapi, ente previdenziale degli infermieri, approvato dal Consiglio di indirizzo generale (Cig). La Cassa presieduta da Mario Schiavon, con oltre 69.000 posizioni assicurative (più di 13.000 di nazionalità straniera), «dall’avvio del nuovo mandato quadriennale, iniziato il 13 marzo 2015, si è distinta per interventi sul welfare, per il rafforzamento della gestione separata (attiva dal 2012, cui versano i contributi più di 15.000 infermieri in regime di collaborazione, pari al 22,27% della platea)», nonché per la «razionalizzazione del portafoglio investito».

A tale proposito, «il processo di evoluzione» è avvenuto inserendo «strumenti gestiti» (gestioni patrimoniali, comparti dedicati, fondi di fondi, polizze assicurative), nei quali «è stata apportata la maggior parte dei fondi chiusi detenuti dall’Enpapi, azzerando i richiami residui dei fondi stessi. I nuovi investimenti, invece, sono stati rivolti, prevalentemente, ad attività riconducibili al sostegno dell’economia reale del paese». Per dare maggiore slancio alla categoria, l’ente ha istituito, insieme all’ordine nazionale (la Federazione dei collegi Ipasvi), una commissione per compiere «una disamina sull’esercizio libero-professionale in tutti i suoi aspetti, con particolare riferimento al sistema della tutela professionale, giuridica e sociale, senza trascurare i fenomeni di evasione». In occasione del varo del bilancio, si chiude la nota, «l’Organo di garanzia per il codice etico, Luigi Giampaolino, ha presentato una relazione, evidenziando la positività dei valori e delle logiche rivolte alla trasparenza amministrativa che orientano la gestione dell’ente».
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