Di fronte a un fatto insolito viene spontaneo farsi delle domande. Il report datato 26 aprile realizzato dal proxy advisor Iss in vista dell’assemblea delle Generali inizia con un lungo incipit dedicato al consigliere indipendente Alberta Figari. L’alert si aggiunge al report lungo 33 pagine che contiene analisi e raccomandazioni per i fondi in vista del voto, ed è un riepilogo di fatti (già noti) riguardanti l’avvocato Figari. Iss ricorda che la Consob il 29 febbraio ha chiesto lumi a Generali «in merito alla valutazione sulla sussistenza del requisito di indipendenza in capo ai consiglieri» chiedendo chiarimenti su «i criteri quantitativi e/o qualitativi» adottati per valutare l’indipendenza degli amministratori e chiedendo anche un riepilogo dei rapporti intercorsi tra la società e lo studio legale Clifford Chance dal 2012 al 2015. Questo perché Alberta Figari è un legale dello studio (che nel periodo in questione ha percepito compensi dalle Generali per circa 10 milioni) ma anche presidente del Comitato controllo e rischi e del Sottocomitato operazioni con parti correlate. Iss sottolineava anche che la risposta al quesito Consob non fosse ancora arrivata, quand’ecco che in serata ieri Generali ha pubblicato la nuova «relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2015» nella quale a pagina 141 c’è un nuovo capitolo nel quale il Leone sostiene che «l’incidenza dei costi sostenuti da Generali per prestazioni professionali svolte dallo studio Clifford Chance sul totale delle spese sostenute dal gruppo per consulenze legali» sia non rilevante e che «i proventi professionali di quello studio vengono imputati al partner di riferimento che segue l’affare che, nel caso di specie, non è mai stata Alberta Figari ma, da quanto appreso, sono altri partner che variano a seconda della giurisdizione e della materia oggetto del mandato». Non solo ma i compensi dell’avvocato come membro del cda «vengono dedotti dalle spettanze cui ha diritto per le attività dello studio e che pertanto il compenso percepito dalle Generali è neutro». Resta l’anomalia del report di Iss, che aveva già riportato la posizione di Piergaetano Marchetti che aveva certificato il requisito di indipendenza. Un alert senza alcun commento aggiuntivo, solo il racconto della situazione all’interno di un report nel quale alla fine Iss invita a votare contro la lista di Mediobanca . Un incipit desueto, sul quale ieri qualcuno si è interrogato a lungo e che sapeva tanto di «cari fondi non potete non sapere che…». Dopodiché buon voto a tutti.
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