di Mauro Romano
Gli agenti di assicurazione alzano le barricate contro l’abolizione del tacito rinnovo per tutte le polizze Danni. La novità è contenuta in un emendamento approvato al ddl Concorrenza, all’esame Commissione Industria al Senato, a firma del senatore Bianconi (Ap-Ncd) che prevede che una volta scadute le polizze assicurative del ramo danni, a prescindere dalla loro tipologia, non potranno più essere rinnovate con il metodo del tacito rinnovo. Finora quest’ultima clausola era stato eliminato soltanto nelle polizze Danni Rc Auto, per facilitare la mobilità dei clienti tra una compagnia e l’altra, come sostenuto anche dall’Ivass. Ma il tacito rinnovo era rimasto valido per tutte le altre polizze Danni, comprese quelle in qualche modo legate all’Rc auto, come l’incendio e furto dell’automobile, o la polizza infortuni del conducente. Ora, sostengono però gli agenti, se il ddl rimarrà invariato anche al Senato, la cancellazione dovrà essere estesa a tutte le tipologie di polizze Danni, con danni per i clienti. Invece di creare un libero mercato delle polizze assicurative e tutelare il cliente, l’eliminazione del tacito rinnovo non farebbe altro che indebolire la posizione dell’assicurato nei confronti della compagnia che sarebbe così libera di aumentare il premio ogni anno e quindi andrebbe a svantaggio dello stesso consumatore, perché lo lascerebbe in balia delle compagnie e degli interessi di quest’ultime, sostengono per esempio in Anapa. Molte polizze danni, ad esempio quelle sanitarie e professionali, nel lungo termine acquisiscono valore e il fatto di farle cessare di anno in anno andrebbe a scapito degli assicurati stessi, che si vedrebbero costretti a rinegoziare il premio ogni anno. «Questi rappresentanti del Parlamento ci hanno dimostrato più volte di non conoscere il mercato assicurativo e le sue dinamiche. L’emendamento appena approvato non va nella direzione di assicurare una libera concorrenza nel mercato assicurativo, ma solo di favorire apparentemente una battaglia sul prezzo più basso» ha dichiarato il presidente di Anapa Rete Impresagenzia, Vincenzo Cirasola. La rinegoziazione annuale dei contratti «potrebbe essere una soluzione per settori come quello del consumo, ma non per un settore di servizi, particolarmente delicato come quello assicurativo, nel quale si ragiona della protezione individuale, personale, di quelle dell’impresa e della famiglia», aggiunge sostenendo che «la rincorsa al prezzo più basso ha finora solo mietuto vittime nel mercato assicurativo, come dimostra il settore della Rc Auto, nel quale esistono anche escamotage per superare il divieto del tacito rinnovo», anche questi a danno dei clienti, conclude Cirasola. (riproduzione riservata)
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