Nonostante tutto, il nostro Sistema Sanitario è quello che ispira più fiducia alla maggior parte degli italiani.
Chiamati a scegliere infatti tra una lunga lista di paesi – europei ed internazionali – quello la cui offerta di prestazioni mediche garantisce la maggior affidabilità (sulla base di una conoscenza diretta o guidati da una semplice sensazione), il 39% degli italiani ha manifestato una preferenza per il nostro Paese. Più del doppio di quanto hanno raccolto i due paesi che si sono classificati al secondo posto: Stati Uniti e Germania (entrambi con il 17%). Al terzo posto si classifica invece la Svezia (11%). Staccatissime troviamo realtà a noi vicine come Inghilterra (6%), Francia (4%) e Spagna (1%).
È quanto rileva la nuova ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, che da 20 anni si occupa di prestazioni integrative in ambito salute.
Interrogati invece su quali strutture sanitarie ispirino maggiore fiducia, il 32% dei rispondenti ha espresso una preferenza per i grandi ospedali pubblici, che però devono confrontarsi con tempi di attesa molto lunghi, costringendo spesso a rivolgersi all’offerta privata, capace di garantire tempi più rapidi ma con costi spesso più onerosi.
I medici specialistici che operano negli ospedali pubblici sono invece le figure professionali che ispirano maggior fiducia (50%), seguiti dagli specialisti delle strutture private (22%) mentre solo il 9% indica il medico di base.
Proprio la disponibilità, competenza e attenzione del personale (medici, infermieri e personale paramedico) sono i principali indicatori capaci di ispirare fiducia: la pensa così il 65% degli italiani. Segue la trasparenza nel fornire le informazioni (17%).
Fiammetta Fabris, Direttore Generale UniSalute afferma: “Fa piacere scoprire come gli italiani colgano nel complesso quanto di buono ci sia nell’offerta di prestazioni mediche nel nostro Paese. Crediamo che l’impegno di istituzioni, enti e attori primari nel campo della sanità e salute debba essere quello di continuare a supportare la qualità del nostro Sistema Sanitario nel suo complesso, da una parte migliorando le debolezze dell’offerta pubblica – come gli eccessivi tempi di attesa – dall’altro promuovendo soluzioni di sanità integrativa che permettano alle famiglie di rivolgersi anche al privato con costi sostenibili.”