Cattolica Assicurazioni ha chiuso il 2015 con un utile netto consolidato pari a 82 milioni, in calo del 23,8% rispetto ai 107 milioni dello stesso periodo del 2014.
La raccolta premi complessiva danni e vita, informa una nota, si è attestata a 5,611 miliardi, pressoché in linea rispetto ai 5.677 milioni al 31 dicembre 2014 (-1,2%).
L’utile 2015 risulta penalizzato da oneri non ricorrenti per 114 milioni, di cui circa 84 milioni contabilizzati nel quarto trimestre. Gli oneri fanno riferimento principalmente a svalutazioni su investimenti in portafoglio attinenti alle partecipazioni in Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Cassa di Risparmio di San Miniato. Pesa inoltre negativamente per oltre 18 milioni l’impatto derivante dall’adeguamento della fiscalità anticipata e differita per effetto della diminuzione dell’aliquota dell’Ires dal 27,5% al 24%, a partire dal 1 gennaio 2017.
Alla raccolta complessiva del lavoro diretto concorrono i premi danni con 2.028 milioni e i premi vita con 3.567 milioni. Il combined ratio è pari a 91,5%. Il margine di solvibilità è pari a 1,962 volte il minimo regolamentare.