di Anna Messia
L’intenzione del presidente Roberto Nicastro sarebbe di procedere tenendo fermo l’assetto attuale. Le quattro banche neonate dopo il decreto salvabanche del 22 novembre, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara, Cassa di risparmio di Chieti e Banca Marche, vanno preferibilmente vendute in blocco, mantenendo quindi nel perimetro tutte le attività. Ma alcuni asset sembrano in grado di attrarre acquirenti anche presi singolarmente. Tra questi ci sono le compagnie di assicurazione di Banca Etruria , Bap Vita e Bap Assicurazioni che, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, avrebbero destato l’interesse di alcuni fondi di private equity. È il caso di Cinven, l’investitore americano che in Italia si è già fatto avanti per Ergo (operazione in attesa del via libera Ivass), ma anche di Apollo (tra i nomi circolati anche come possibili pretendente delle banche). E nella partita potrebbe rientrare anche un altro fondo americano, Jc Flowers, che in Italia ha già raccolto buone soddisfazioni dall’acquisito di Eurovita e che potrebbe decidere di aumentare la presa sul Paese. Per ora la partita è solo alle battute iniziali ma intanto Bap ha messo sul tavolo un bilancio 2015 chiuso con un utile netto di 4,7 milioni, in crescita rispetto ai 4,1 milioni del 2014, con un patrimonio gestito per gli assicurati che ha superato 1,5 miliardi e un indice di solvibilità del 137,6%. (riproduzione riservata)
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