di Anna Messia
Unicredit e Allianz mettono risorse fresche a servizio della crescita della loro partnership assicurativa Danni. Le due società hanno deciso di portare il capitale di CreditRas Assicurazioni da 15 a 52 milioni, con un apporto netto pari quindi a 40 milioni. Un impegno che è stato ripartito in parti uguali considerando che i due soci storici, la cui alleanza bancassicurativa risale agli anni 90 e che coinvolge anche il ramo Vita (tramite CreditRas Vita), prevede una joint venture paritetica, partecipata da entrambi al 50%. L’alleanza nel Vita è indubbiamente quella che, in termini di volumi e risultati, dà più soddisfazioni ai due partner se si considera per esempio che nel 2014, sui 15,5 miliardi di premi incassati in Italia da Allianz
, dei quali 11,3 miliardi nel Vita, circa 5,4 miliardi, prevalentemente unit linked, sono stati raccolti negli sportelli di Unicredit. Ma la spinta allo sviluppo passa ovviamente anche per il comparto bancassicurativo Danni, con UnicreditRas Assicurazioni che alle coperture legate ai finanziamenti e ai mutui ha affiancato anche polizze stand alone per la famiglia e infortuni, e ha pure aggiunto le coperture Rc Auto. A giugno 2014, con un progetto pilota è partita anche la commercializzazione della nuova copertura auto, destinata alla clientela Unicredit mentre l’estensione all’intera rete è iniziata a ottobre 2014. Il 2015 è stato quindi di fatto il primo anno in cui si sono visti gli effetti della nuova attività e ha chiuso con premi complessivi pari a 136,6 milioni, in crescita del 34%.
L’iniezione di capitale ha quindi l’obiettivo di aumentare i mezzi patrimoniali della società per sostenerne lo sviluppo ma anche preparare al meglio la compagnia all’entrata in vigore delle nuove regole di capitale, Solvency II. Unicredit, come noto, oltre che essere partner di Allianz nei suoi sportelli distribuisce anche polizze di altre compagnie alleate, la francese Cnp e l’inglese Aviva. Nei mesi scorsi ha poi chiesto all’Antitrust di eliminate il divieto di partnership con Generali imposto dall’autorità nel 2007, ai tempi della fusione con Capitalia, per allentare i possibili legami indiretti tramite Mediobanca . Un’istanza che l’authority ha preso in carico e su cui si pronuncerà entro luglio. (riproduzione riservata)
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