L’Acea, l’associazione europea dei produttori automobilistici, prevede per il 2016 un rallentamento della crescita del mercato del Vecchio Continente rispetto ad un 2015 chiuso con un tasso vicino alla doppia cifra.
L’anno scorso le vendite di auto passeggeri in Unione Europea è cresciuto del 9,3% a 13,7 milioni di unità, ricorda una nota dell’associazione. “Tuttavia – ha spiegato il presidente Dieter Zetsche – dopo i diversi anni molto difficili successivi alla crisi finanziaria del 2008, il mercato automobilistico europeo si sta muovendo ancora nella giusta direzione. Si tratta di un grande progresso, ma siamo ancora ben al di sotto dei livelli pre-crisi del 2007 di 15,5 milioni di auto”.
Il quadro non è dissimile per le attività produttive con una produzione di automobili in Unione Europea in crescita nel 2015 del 6,2% a circa 15,9 milioni ma ancora al di sotto dei quasi 17 milioni del 2007.
“Per il 2016 prevediamo una crescita molto piu’ modesta delle vendite sia per le auto passeggeri che per i veicoli commerciali”, ha proseguito il numero dell’associazione nonche’ amministratore delegato di Daimler e Mercedes-Benz. “Ci aspettiamo che vendite salgano di circa il 2% a 14 milioni di unità”.
Zetsche ha quindi colto l’occasione per tornare a chiedere una politica europea di supporto per l’intero settore. “Abbiamo bisogno di partner politici che continuino a sostenere i principi del libero scambio. Il settore automobilistico, come quasi tutti gli altri settori europei, puo’ prosperare al meglio in un contesto ambientale privo di barriere commerciali”.
Il numero uno dell’associazione ha quindi ribadito l’impegno dell’intero settore a contribuire in modo costruttivo alla definizione di un sistema aggiornato di test di laboratorio per la misurazione delle emissioni inquinanti e di prove in condizioni di guida reale. “Non c’e dubbio: abbiamo bisogno di nuovi cicli di test in Europa”, ha puntualizzato Zetsche. “Tuttavia importanti regolamenti su Co2, emissioni e test continuano a essere redatti in modo separato trascurando importanti interconnessioni. Un giustamente piccolo passo per migliorare i regolamenti sarebbe quello di armonizzare in maniera ragionevole le date di entrata in vigore”.