Aumenta la presenza “rosa” nei Consigli di amministrazione delle società quotate in Borsa. A fine giugno 2015, il 27,6% dei posti di consigliere è ricoperto da donne. Il dato è più che raddoppiato rispetto all’11,6% del 2012. Inoltre, nella quasi totalità delle imprese, almeno una donna siede nel board.
E’ quanto emerge dal 4° rapporto annuale della Consob sulla “corporate governance” delle società italiane quotate in Borsa, relativo al 2014. La maggioranza delle donne e’ amministratore indipendente, mentre sono soltanto 16 a ricoprire il ruolo di amministratore delegato.
Alcune differenze nelle caratteristiche degli amministratori emergono anche rispetto all’anzianità dell’incarico. Gli amministratori nominati dopo l’entrata in vigore della Legge 120/2011 sulle “quote rosa” sono piu’ giovani, più istruiti, più raramente legati all’azionista di controllo e più spesso professionisti/consulenti; tali differenze sono più marcate nel caso delle donne.
Nel corso del 2014 gli amministratori hanno partecipato in media al 90% delle riunioni del board. Nelle imprese statali il tasso di partecipazione sale al 95,7%. Il dato è lievemente più basso per le donne family (88% rispetto al 90,6% delle non family) e per le donne nominate prima dell’entrata in vigore della Legge 120/2011 (88% versus il 92% corrispondente alle nomine successive).