Punta ad ottenere lo stato di class action la causa intentata contro Farmers Insurance per pratiche discriminatorie nei confronti delle donne avvocato e che potrebbe arrivare ad includere 300 donne avvocato.
L’avvocato di una delle donne querelanti, che giovedì scorso ha presentato una mozione per richiedere lo stato di azione collettiva, ha aggiunto altre cinque nuove avvocatesse alla causa, per un totale di nove attuali o ex dipendenti di Farmers coinvolti nel caso.
A rappresentare le attrici sono gli avvocati Lori Andrus di Andrus Anderson LLP e Lori Costanzo dello studio legale Costanzo.
Andrus sta cercando di informare tutte le donne avvocato, che hanno lavorato per la compagnia assicurativa di Los Angeles dall’8 giugno 2012 fino ad ora, della possibilità di aderire ad una class action.
“Se la nostra mozione verrà approvata, ci incaricheremo di informare tutte le donne avvocato di questa opzione,” ha affermato Andrus.
Secondo Andrus, Farmers ha assunto più di 800 avvocati negli ultimi anni, di cui 300 erano donne.
La mozione accusa Farmers di aver pagato salari significativamente più bassi ai propri avvocati di sesso femminile, rispetto agli avvocati uomini.
L’istanza accusa: “Farmers non retribuisce in modo equo i propri avvocati donna in confronto alle loro controparti maschili in termini di medesimo impiego. Anzi, di regola Farmers paga meno gli avvocati di sesso femminile, nonostante all’interno della compagnia ricoprano un ruolo di pari importanza degli avvocati uomini.”
Secondo la causa, non solo gli avvocati uomini sarebbero pagati di più, ma riceverebbero anche incarichi lavorativi di maggior profilo, aumenti di stipendio e promozioni più frequenti e sarebbero riconosciuti per le loro abilità mentre alle donne viene negato questo privilegio.
“In breve, Farmers favorisce le carriere dei propri avvocati uomini mentre tratta le donne avvocato più come staff di supporto,” dichiara l’istanza.
Non è la prima volta che una compagnia assicurativa viene citata in giudizio da dipendenti donne.
Nel 1992, dopo anni di lotta contro un altro caso di discriminazione sessuale ad opera dello State Farm Insurance Co., è stato raggiunto un accordo di grande portata che ha portato ad un risarcimento di 157 milioni di dollari.
In principio la querelante singola del caso Farmers era Lynne Coates, che secondo Andrus è stata pagata meno di avvocati uomini che avevano “decenni d’esperienza in meno” di lei.
Tre donne hanno aderito alla causa alla fine dell’estate. Sono Angela Storey, Keever Rhodes e Sandra Carter che hanno lavorato per Farmers rispettivamente 8, 13 e 17 anni.
Le avvocatesse di Farmers che giovedì scorso si sono unite alla causa sono: Michele Morgan, Chiquita Hartman, Serena Neves, Karen Wasson e Stephanie Torigian.
Andrus sostiene che a quelle donne non solo sono stati negati anni di stipendi, ma anche altri benefici basati sul salario, come i premi annuali, la pensione e la previdenza sociale.
Il caso è stato presentato come class action in aprile, e la presentazione dell’istanza giovedì mira all’ottenimento del riconoscimento delle violazioni all’Equal Pay Act da parte del giudice distrettuale Lucy Koh.
Andrus ha affermato che prevede di contattare un economista del lavoro per praticare quella che lei definisce un’analisi di “regressione multipla”, che isolerà tutti i fattori di retribuzione oltre al sesso -educazione, locazione geografica, anni di lavoro- per scoprire le rimanenti lacune e calcolare i danni che verranno ricercati.
“Secondo le nostre statistiche, l’unica causa di questa discriminazione è il sesso,” ha affermato Andrus riguardo alla presunta diversità di pagamento.
Una disposizione della causa protegge la riservatezza delle informazioni riguardo agli stupendi dei dipendenti di Farmers.
Secondo quanto riportato nella causa legale di aprile, il 17 agosto 2014 Coates ha presentato una denuncia di discriminazione al California Department of Fair Employment and Housing, e il 21 agosto l’agenzia californiana ha rilasciato il permesso di citare in giudizio. Il 10 settembre, Coates ha avanzato un’accusa di discriminazione all’U.S. Equal Employment Opportunity Commission per ritorsioni discriminatorie in base al sesso. Ha ricevuto il permesso di citare in giudizio il 15 aprile.
Il caso è Coates v. Farmers Group, Inc., et al. Case No. 5:15-cv-01913 (N.D.Cal.).