Dopo 5 trimestri di continua riduzione del peso delle richieste di mutui con finalità acquisto casa sul totale delle richieste raccolte sul canale online, finalmente nel terzo trimestre 2015 si registra un primo rimbalzo.
È quanto emerge dalla nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato Crif e MutuiSupermarket.it, secondo la quale l’attenzione degli italiani verso l’acquisto di un immobile residenziale va via via irrobustendosi nel corso dell’anno, sicuramente sostenuta dall’aspettativa di una ripresa economica alle porte e dalle conseguenti migliori prospettive reddituali per privati e famiglie, che avevano forzato nel corso degli ultimi semestri ad accantonare il centrale e delicato progetto casa.
Questa dinamica è supportata anche da un’offerta del credito sempre più attraente e vantaggiosa: i dati circa gli andamenti dei prezzi per i nuovi mutui proposti dalle banche nel corso del terzo trimestre 2015 mostrano, infatti, che la media dei migliori spread per un mutuo a tasso variabile e fisso passano rispettivamente da un 1,7% e 1,3% nel secondo trimestre 2015 a un 1,6% e un 1,1% nel terzo trimestre 2015. Questo trend è atteso in continuo rafforzamento nel corso del quarto trimestre 2015, trimestre chiave in cui i principali gruppi bancari iniziano a costruire i risultati di erogazione relativi all’anno seguente. Da ultimo, ma non meno importante, contribuisce alla ripresa della domanda di mutui di acquisto casa anche l’andamento dei prezzi degli immobili residenziali, che nel terzo trimestre 2015 segna di nuovo un’ulteriore riduzione, pari a -1,9% dopo aver registrato un -2,5% nel secondo trimestre 2015.
Molti privati e famiglie dimostrano di comprendere la dinamica dei prezzi attualmente in essere e, di conseguenza, iniziano progressivamente a riapprocciare il tema acquisto casa e mutuo casa, sapendo che generalmente servono in media 2-3 mesi per trovare un immobile con le caratteristiche desiderate e altri 2-3 mesi per ottenere un mutuo selezionato. In questa direzione, i dati dell’Agenzia delle Entrate relativi al secondo trimestre 2015 registrano una ripresa del numero delle compravendite residenziali pari al +8,2%. La stabilizzazione delle condizioni sul mercato porta con sé una ripresa del peso delle richieste di nuovi mutui a tasso variabile, che dopo essersi ridotto dal 73% del totale preferenze nel secondo trimestre 2014 al 50% nel secondo trimestre 2015, recupera in importanza spiegando nel terzo Incidono su tale dinamica un aumento degli indici di riferimento Irs (passato la scadenza Irs 20 anni dallo 0,70% dell’aprile 2015 all’1,50% odierno) e la progressiva riduzione della componente della domanda di mutui con finalità surroga nel corso del terzo trimestre 2015.
Al contempo permane la propensione dei nuovi mutuatari a orientarsi verso importi più contenuti rispetto al passato: se a inizio 2010 l’importo medio era di poco superiore ai 140.000 euro, nel terzo trimestre 2015 – nonostante i tassi di offerta ridotti e la nuova apertura al credito casa da parte del sistema bancario – l’importo si attesta attorno ai minimi dei 122.000 euro. Questo andamento è riconducibile sia a valori di compravendita più ridotti sia alla tendenza di contenere quanto più possibile il peso delle rate sul reddito disponibile. Ritorna quindi l’interesse sul mercato, con il numero di domande di mutuo presentate agli istituti di credito che segna un eloquente +59% sui primi nove mesi del 2015 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, che a sua volta già si caratterizzava per un segno positivo.