Sulla base di stime provvisorie effettuatesui risultati conti tecnici semestrali delle imprese assicuratrici per il primo semestre 2015, si evidenzia come, pur rimanendo su margini ampiamente positivi, vi sia stato un peggioramento dei conti tecnici sia nel settore vita che in quello danni, rispetto al primo semestre del 2014. In particolare, il conto tecnico del settore vita è stato pari a 1,7 miliardi (in calo del 14,1%, rispetto ai 2,0 miliardi del primo semestre 2014), mentre quello del settore danni è stato pari 1,9 miliardi (in contrazione del 13,7% rispetto
ai 2,2 miliardi dello stesso periodo del 2014). È risultato invece in aumento il saldo della gestione non tecnica (da -0,4 miliardi a +0,4 miliardi) che ha così più che compensato il peggioramento delle attività assicurative vita e danni e che ha contribuito al lieve incremento del risultato netto (dopo le tasse) pari a 4,0 miliardi a fine giugno 2015 (3,8 miliardi a giugno 2014). Il miglioramento della gestione non tecnica, rispetto ai primi sei mesi del 2014, è stato determinato da diversi fattori: un incremento dei proventi da investimento (non tecnici) vita e danni (+250 milioni), un miglioramento del saldo della gestione straordinaria (+150 milioni) e una diminuzione della tassazione sugli utili (-400 milioni).
Con riferimento al settore vita, l’incremento registrato nella prima metà del 2015 dei premi contabilizzati (+11,5%) e in
misura analoga degli oneri per sinistri (+11,8%) ha determinato un flusso netto positivo per 24,4 miliardi (2,4 miliardi in più rispetto alla prima metà del 2014). Nonostante l’ulteriore contribuzione positiva degli utili da investimenti (in lieve
aumento da 11,4 a 11,6 miliardi), il risultato del conto tecnico è risultato però in diminuzione di 300 milioni: vi hanno contribuito 2,7 miliardi in più di variazione di riserve matematiche e tecniche rispetto a giugno 2014, l’aumento delle spese di gestione per 100 milioni e l’apporto negativo del saldo degli altri proventi e oneri che passano da -0,2 a -0,3 miliardi.
Nei primi sei mesi del 2015, nel settore danni si è riscontrato un risultato tecnico positivo pari a 1,9 miliardi (2,2 a fine
giugno 2014), in presenza di una sostanziale stabilità del rapporto sinistri a premi (64%); infatti, a fronte di un calo
dei premi di competenza del 2,8%, si è registrata una diminuzione degli oneri per sinistri di circa il 3,0%. La diminuzione del risultato tecnico rispetto al primo semestre 2014 (-300 milioni) è dovuta principalmente al calo degli utili da investimento e degli altri proventi (circa -150 milioni) e a un lieve aumento delle spese di gestione.
Il rapporto sinistri a premi (loss ratio) relativo alla sola generazione corrente (escludendo pertanto la sufficienza/insufficienza delle riserve relative a sinistri degli esercizi precedenti), è risultato in peggioramento (da 50,9% nel giugno 2014 a 53,1% nel giugno 2015). Tale indicatore non considera gli importi a riserva per i sinistri accaduti e non ancora denunciati (c.d. sinistri IBNR) e, relativamente al ramo r.c. auto, la contribuzione al fondo di garanzia vittime della strada. Queste due voci incidono mediamente per circa il 15% dei premi a fine anno e, per queste ragioni, i valori dei rapporti sinistri a premi del semestre debbono essere utilizzati solo al fine di individuare eventuali tendenze che si potrebbero poi realizzare alla chiusura del bilancio di fine anno. Ha contribuito al peggioramento del loss ratio di generazione corrente per il complesso dei rami danni in particolare il ramo r.c. auto per il quale, a fronte di una diminuzione dei premi di competenza del 7,6% nel primo semestre del 2015 (i premi contabilizzati sono diminuiti invece del 7,0%), il costo totale dei sinistri di generazione corrente è diminuito solo di circa il 3%; conseguentemente il loss ratio del primo semestre è peggiorato di 3 punti decimali, passando dal 57,1% nel 2014 al 60,1% nel 2015.
Fonte: ANIA Trends