La metà degli spagnoli sottovaluta il rischio di non essere in grado di lavorare e dispone di risorse limitate per tutelarsi contro la perdita di reddito dovuta ad incapacità lavorativa. Lo spagnolo in media ha messo da parte una riserva attraverso risparmi, investimenti, pensioni e l’assicurazione per vivere 3,3 anni. Si tratta della media più bassa tra i paesi europei, dove la media è di 4,6 anni.
3 spagnoli su 5 credono che ci sia una probabilità inferiore del 10% di perdere la capacità di lavorare quando le statistiche di previdenza sociale spagnole indicano che il 16% della popolazione attiva sarà incapace di lavorare. Sono queste le principali conclusioni tratte dallo studio di Zurich fatte presso 6.000 persone in 6 paesi europei (Spagna, Irlanda, Italia, Svizzera, Regno Unito e Germania), per verificare se le persone proteggono il loro reddito contro i rischi di riduzione di quest’ultimo per la perdita di capacità di lavoro.
Circa 2 europei su 3 si aspettano che lo Stato a fornisca loro l’assistenza finanziaria necessaria. In Spagna le aspettative riposte nello stato sono ancora più alte: l’83% ritiene che lo Stato debba essere la principale fonte di sostegno finanziario per coloro che non possono più lavorare. Tuttavia, solo il 7% ha fiducia nella capacità della pubblica Amministrazione di favorire una vita agiata e sicura. Inoltre, il 70% si aspetta di ricevere, in caso di invalidità meno del 75% del suo reddito corrente. Ciò non sarebbe sufficiente, dal momento che il 60% ha detto che avrebbe bisogno dell’equivalente del proprio reddito corrente per mantenere uno stile di vita accettabile.
Su come proteggersi contro questo rischio, solo il 17% degli spagnoli è a conoscenza delle varie opzioni disponibili; il 35% ha indicato di esserne all’oscuro. Gli spagnoli credono che il modo migliore per evitare l’incapacità sia quello di mantenere uno stile di vita sano e prestare attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro (32%). 1 su 10 ha un atteggiamento più rassegnato e pensa che non si può fare nulla al riguardo e che è una questione di fortuna.