Alcune tra le principali case automobiliste, le cui vendite ammontano a più della metà dell’intero mercato automobilistico degli Stati Uniti, doteranno i nuovi veicoli di un sistema di frenata d’emergenza automatica: una delle maggiori misure di sicurezza per le automobili da quando, più di un decennio fa, furono introdotti i dispositivi tecnologici per prevenire il ribaltamento dei veicoli.
I produttori di automobili, che lo scorso anno hanno contribuito per il 57% delle vendite di auto e di autocarri leggeri negli Stati Uniti, venerdì scorso hanno dichiarato che lavoreranno con i regolatori e il settore assicurativo per presentare al pubblico entro qualche anno questo nuovo dispositivo di frenata automatica che evita la collisione.
Le case automobilistiche in questione sono Volkswagen (comprese Audi e BMW che appartengono al gruppo), Ford Motor Co., General Motors Co., Mazda Motor Corp., Mercedes-Benz (Daimler AG), Tesla Motors Inc., Toyota Motor Corp. e Volvo AB.
La National Highway Traffic Safety Administration, alla sovrintendenza dell’operazione, ha affermato che l’accordo di collaborazione si è perfezionato durante le ultime due settimane e che altre case produttrici di auto e autocarri stanno valutando di unirsi.
Gli analisti affermano che potrebbero volerci ancora anni perché le case automobilistiche modifichino i sistemi elettrici e gli impianti frenanti dei propri veicoli per poter installare il dispositivo di frenata automatica.
Continental AG, Robert Bosch GmbH, Delphi Automotive Plc, Denso Corp. e Autoliv Inc. sono alcuni tra i fornitori di dispositivi tecnologici per automobili che ne potrebbero trarre beneficio.
Questo accordo negli anni è stato preceduto da numerose iniziative volontarie da parte delle grandi case automobilistiche.
Negli ultimi anni ’80, Chrysler ha iniziato ad installare gli airbag in tutti i suoi veicoli. Negli anni 2000, General Motors, Ford e altri gruppi si sono accordati per rendere la tecnologia anti-ribaltamento un dispositivo standard nella maggior parte delle utilitarie sportive. Il controllo della stabilità del veicolo ora è d’obbligo per quanto riguarda i veicoli leggeri.
L’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS), un’organizzazione no-profit affiliata con il settore assicurativo, ha fatto sì che il sistema di frenata d’emergenza automatica diventasse un requisito necessario per ottenere buoni voti nelle sue autorevoli classifiche, che si basano sui crash test. Le case automobilistiche, in questo modo, sono obbligate a installarlo come dotazione standard nei veicoli.
Gli ufficiali federali affermano che la frenata automatica può aiutare ad evitare i tamponamenti, che ammontano ad un terzo di tutti gli incidenti automobilistici riportati dalla polizia nel 2013.
Alcuni studi, tra cui un recente report dell’IIHS, mostrano anche che la tecnologia di frenata d’emergenza automatica potrebbe ridurre le richieste di risarcimento almeno del 35%.
L’amministratore della National Highway Traffic Safety Administration, Mark Rosekind, ha riferito ai reporter venerdì scorso che il dispositivo dovrebbe diventare uno standard per i produttori di auto prima dei 7-8 anni che ci potrebbero volere affinché vengano introdotte delle normative per poter fornire la tecnologia ai clienti.
“Questo sistema ora è disponibile e la nostra attenzione è rivolta alla sua attuazione in tempi brevi” ha continuato Rosekind, dichiarando il proprio impegno da un edificio presso le Blue Ridge Mountains (Virginia), dove si solito vengono eseguiti i test di sicurezza dell’ Insurance Institute for Highway Safety.
La NHTSA prevede di attuare in autunno una serie di nuove iniziative di sicurezza dei veicoli, ha concluso.
Secondo IHS Inc., compagnia che fornisce informazioni ed analisi volte a supportare il processo decisionale delle aziende e del governo in vari settori, tra cui quello automobilistico, solamente circa il 4% delle auto costruite nel Nord America avranno un sistema frenante di emergenza automatico.
Toyota all’inizio dell’anno ha affermato che entro la fine del 2017 offrirà tali sistemi come optional per quasi tutti i suoi modelli, facendoli pagare da 300$ a 500$.