I ricavi totali di AON sono diminuiti del 4% nel II trimestre, raggiungendo quota 2.80 miliardi di dollari dai 2.913 miliardi del secondo trimestre del 2014.
Complessivamente, nei primi sei mesi il declino dei ricavi totali è rimasto invariato in termini percentuali rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 5.642 miliardi dai 5.854 miliardi di dollari del 2014.
L’utile netto attribuibile agli azionisti è stato quello che ha subito più perdite, crollando del 41% e raggiungendo quota 178 milioni di dollari rispetto ai 303 milioni dell’anno precedente.
Per quanto riguarda la prima metà del 2015, l’utile netto attribuibile agli azionisti è sceso del 20%, raggiungendo un valore di 506 milioni di dollari dai 629 milioni dello stesso periodo del 2014.
Il report di Aon ha rilevato, tuttavia, che “l’utile netto di ogni singola azione di Aon si è aggiustato per certi prodotti ed è aumentato del 5%, raggiungendo un valore di 1 dollaro e 31 centesimi, rispetto al dollaro e 25 dello stesso periodo del 2014, nonostante un impatto non favorevole sull’utile netto di ogni azione, pari allo 0.08, causato dalle continue operazioni che la compagnia deve compiere per convertire nel trimestre in corso i risultati del secondo trimestre dell’anno scorso secondo i tassi di cambio in valuta straniera, operazione chiamata conversione in valuta straniera”.
Greg Case, presidente e amministratore delegato, ha commentato: “i risultati di Aon del secondo trimestre, aggiustati per certi prodotti, riflettono la crescita a due zeri degli utili per azione (pari all’11%), nonostante l’impatto negativo della conversione in valuta straniera. Il settore ha registrato una crescita organica dei ricavi, sia nel segmento Risk che HR Solutions, e un miglioramento dei margini produttivi, grazie ai nostri investimenti in sistemi di “client-serving” innovativi e una gestione del capitale più efficace. Durante il trimestre in esame sono state riacquistate azioni ordinarie per un valore di 300 milioni di dollari.”
Case ha aggiunto che “nonostante i venti contrari in ambito macroeconomico, nella seconda metà dell’anno ci aspettiamo una solida performance in ciascuna delle nostre quattro metriche finanziarie chiave, oltre ad una significativa crescita della libera circolazione di capitale, che ci ha permesso di restare al passo nel raggiungimento del nostro obiettivo: fornire entro il 2017 almeno 2.3 miliardi di dollari di capitale in libera uscita.”