I dati epidemiologici relativi alle patologie neoplastiche confermano, ormai da tempo, che per i tumori delle cavità nasali e dei seni paranasali, così come per il mesotelioma, la componente di origine professionale acquista un
valore preponderante nella loro insorgenza. Si tratta, infatti, di forme tumorali con bassa incidenza nella popolazione generale (circa l’1% di tutti i tumori), ma con una frazione rilevante tra gli esposti a specifici rischi professionali.
Il fenomeno è oggetto di studio nel primo rapporto del Registro Nazionale dei Tumori Naso-Sinusali (ReNaTuNS), di
prossima pubblicazione, redatto a cura del Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale dell’Inail con la collaborazione oltre che dei Centri Operativi Regionali anche di alcune strutture istituzionali.
Il ReNaTuNS è stato creato in attuazione di quanto previsto dal D.lgs 81/2008. Nella Nuova Tabella delle Malattie
Professionali nell’Industria (D.M. 9.4.2008), le voci di riferimento per le predette neoplasie sono 6 (5, 8, 43, 46, 67 e 68) e riguardano gli addetti alle lavorazioni che espongono all’azione del cromo (leghe e composti), del nichel (leghe e composti), della formaldeide, alle polveri di legno duro, alle polveri di cuoio e alla produzione di alcol isopropilico con il processo dell’acido forte. Nel 70% dei casi si tratta di carcinomi spinocellulari, mentre il restante 30% è costituito da epiteliomi, di origine ghiandolare, da melanomi, da sarcomi, da rabdomiosarcomi e da linfomi.
In particolare, nel triennio 2011-2013, sono pervenute all’Istituto 120 denunce relativamente alle forme neoplastiche causate da polveri di legno duro delle quali oltre l’85% sono state riconosciute come malattie professionali con erogazione di indennizzo a favore dell’assicurato.
Fonte: Dati Inail