“Oggi l’efficacia dissuasiva delle sanzioni pecuniarie irrogate agli intermediari è quasi nulla perché non pagarle è la regola: nel 2014, a fronte di provvedimenti sanzionatori per circa 4 milioni di euro, sono affluiti nelle casse dell’Erario meno di 300.000 euro”.
Lo ha detto Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass, durante il suo intervento all’assemblea dell’Ania, sottolineando la necessità di “modifiche al quadro normativo anche riguardo all’impianto sanzionatorio”.
“L’Ivass rivolge la sua azione di vigilanza anche ai singoli intermediari assicurativi (agenti, broker e loro collaboratori; banche e altri intermediari finanziari in veste di distributori di prodotti assicurativi). Si tratta di circa 245.000 soggetti (oltre 196.000 iscritti al Registro in qualità di collaboratori di intermediari “principali”), nei confronti dei quali siamo chiamati a effettuare verifiche di conformità, a svolgere un’azione di indirizzo volta alla diffusione di buone pratiche, a contrastare abusivismo e truffe, oggetto naturalmente di doverosa segnalazione all’Autorità giudiziaria”, ha concluso.