Si è svolto presso EXPO 2015 il convegno “Le implicazioni assicurative relative alla sicurezza dell’alimentazione” organizzato da Lloyd’s ed Aon Italia.
Nel corso dell’evento, parte del programma ufficiale di Expo 2015 Milano, sono state affrontate le problematiche food a livello globale e il ruolo dell’assicurazione rispetto alla gestione dei rischi connessi alla sicurezza e alla garanzia della qualità del cibo, un tema chiave per le aziende e le compagnie assicurative.
L’evento ha permesso ai partecipanti di conoscere alcuni dei rischi principali, oggi, per le imprese del settore agroalimentare tra cui il cambio climatico globale, la crescita della popolazione e la globalizzazione delle filiere produttive.
Durante la manifestazione è stato presentato il Food System Shock report, ricerca condotta dai Lloyds con l’obiettivo di identificare i rischi e i possibili impatti per le assicurazioni in materia di sicurezza alimentare.
Uno degli aspetti spesso ignorati in quest’ambito riguarda la vulnerabilità del sistema alimentare globale a shock improvvisi, come eventi climatici catastrofali o pandemie vegetali – situazioni che possono essere aggravate dal cambiamento climatico in atto.
Nonostante un disastro ambientale in una delle aree geografiche chiave a livello globale potrebbe avere ripercussioni devastanti sulle imprese e le comunità di tutto il mondo, la sicurezza alimentare continua a essere poco considerata nel mondo economico/assicurativo.
A conferma di questo, i modelli utilizzati dagli assicuratori per valutare la loro solvibilità in caso di eventi catastrofali si sono sempre focalizzati esclusivamente sugli impatti diretti e sulle immediate perdite finanziarie.
Lo scenario presentato nel Food System Shock report vuole superare questo approccio, identificando le possibili conseguenze economiche e umanitarie che si potrebbero innescare.
Queste sono le implicazioni per gli assicuratori evidenziate dal rapporto:
• Uno shock rilevante per la sicurezza alimentare globale potrebbe scatenare richieste di risarcimento in più ambiti assicurativi (terrorismo, rischio politico, interruzione di attività, agricoltura, responsabilità ambientale ecc.).
• Queste perdite potrebbero essere aggravate dal potenziale di un evento catastrofale di generare danni che si estendono per più anni.
• Più in generale, il settore assicurativo sarebbe anche colpito da ripercussioni sui redditi da capitale e sul quadro normativo e di business globale.
Una possibile soluzione proposta dal mercato assicurativo agli scenari delineati dal report dei Lloyd’s è rappresentata dalle Coperture Parametriche o Weather Insurance, che permettono di tutelare il patrimonio degli assicurati da eventi naturali, definendo una soglia – il parametro – superata la quale scatta la copertura. Tale soglia può essere espressa, per esempio, in mm di pioggia, percentuale di umidità, giorni di siccità e così via.
Il beneficio dell’assicurato sta nel fatto che, verificato il superamento del parametro, l’indennizzo è praticamente immediato, accorciando notevolmente i tempi di risarcimento di una copertura tradizionale.
Riccardo Parretti, Chief Broking Officer Aon, commenta: “Le coperture parametriche potrebbero essere una soluzione molto interessante per quei clienti particolarmente esposti all’approvvigionamento di materie prime, il cui prezzo/costo può variare sensibilmente a seguito di eventi naturali.”
In conclusione, il settore assicurativo è in grado di contribuire notevolmente al miglioramento della capacità di recupero e della sostenibilità del sistema alimentare globale. Il ruolo delle compagnie assicurative deve essere quello di assistere le imprese nel valutare la loro esposizione al rischio in tutta la filiera alimentare e fornire prodotti innovativi di trasferimento del rischio per migliorare la resistenza globale a eventuali shock del sistema.
Inoltre gli assicuratori devono lavorare con i ricercatori per sviluppare modelli in grado di stimare non solo l’impatto fisico di eventuali eventi catastrofali, ma anche le ripercussioni economiche e sociali.