Nel I trimestre del 2015, secondo quanto riporta l’ANIA, il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) del mercato vita in Italia (lavoro diretto) è stato pari a € 13,6 mld, il valore più alto registrato in un trimestre.
Vi ha contribuito l’aumento del volume dei premi, principalmente di ramo III, che ha ampiamente compensato la crescita dell’onere per sinistri, dovuto principalmente agli importi riscattati o disinvestiti delle polizze di ramo I (cfr. Tab. 1 e Fig. 1). Analizzando gli andamenti dei singoli trimestri degli anni precedenti (cfr. Tab. 2 e Allegato 2), si nota come il flusso netto del I trimestre 2015 abbia confermato il positivo trend registrato in tutto il 2014, caratterizzato da una raccolta netta sempre superiore ai € 10 mld.
Nel I trimestre 2015 il volume premi ha sfiorato i € 32,0 mld, in aumento del 16,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; si tratta del volume più elevato mai registrato nel business vita (cfr. Allegato 1). I primi tre mesi dell’anno risultano costituiti per l’86% da premi unici, in aumento del 17,4% rispetto al I trimestre 2014 (cfr. Fig. 1), e per il restante 14% da premi periodici. Quest’ultima quota è costituita per il 5% da premi di prima annualità (+6,1% rispetto al 2014) e per il 9% da premi di annualità successive, in aumento del 10,1%.
Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti convenzionalmente posta pari a 10 anni – l’aumento del volume premi rispetto al I trimestre 2014 passerebbe dal 16,1% all’11,8%. Nel I trimestre 2015 l’ammontare complessivo delle uscite è stato pari a € 18,3 mld, il 9,8% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La quota prevalente delle uscite è stata rappresentata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 60% dei pagamenti complessivi, in aumento del 14,6% rispetto al I trimestre 2014; le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione per somme da pagare, sono ammontate al 31% delle uscite totali (+3,5% rispetto al 2014), mentre il restante 9% è costituito dagli importi dei sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita, che hanno registrato un lieve aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente. Un’analisi più approfondita dei dati evidenzia che l’81% delle imprese, rappresentative del 97% del mercato in termini di premi contabilizzati 2014, ha registrato nel I trimestre 2015 un flusso netto positivo e che il 49% (per una quota premi pari al 55%) ha ottenuto un risultato migliore della media dell’indice (2,57%) calcolato rapportando il flusso netto totale alla giacenza media delle riserve complessive. Le riserve tecniche vita nel I trimestre 2015 sono state pari a € 541,5 mld, in aumento sia rispetto al trimestre precedente (+4,3%) sia rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (+15,1%), confermando la progressiva crescita degli impegni assunti dagli assicuratori a partire dal 2013. Analisi di dettaglio per ramo Nel I trimestre 2015 il ramo I ha registrato un flusso netto positivo pari a € 9,2 mld, conseguenza di una raccolta premi del valore di € 22,0 mld (€ 18,5 mld unici e € 3,5 mld annui) e di uscite pari a € 12,7 mld, dovute soprattutto ai riscatti (€ 7,4 mld) (cfr. Fig. 2). Il flusso netto conseguito nel I trimestre 2014 era stato invece pari a € 11,8 mld, importo tuttavia diminuito nei successivi trimestri dell’anno fino a raggiungere € 8,0 mld negli ultimi tre mesi del 2014 (cfr. Allegato 2). Nel primo trimestre 2015 i premi contabilizzati di ramo I, per la prima volta dal 2013, sono lievemente diminuiti (-2,0%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente mentre gli oneri sono aumentati del 20,7%. L’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato nel ramo I il 3,2% delle riserve.
Relativamente al ramo III, la raccolta netta del I trimestre 2015 è stata pari a € 3,9 mld, confermando la significativa ripresa del ramo che ha visto gli ultimi due trimestri del 2014 positivi ed entrambi di poco superiori ai € 2 mld (dopo sei anni consecutivi di flussi netti negativi). Tale risultato è dovuto principalmente al consistente aumento del volume premi, più che raddoppiato rispetto al I trimestre 2014 e pari a e 8,2 mld, a cui si è aggiunta la diminuzione del 5,6% del totale oneri per sinistri, pari nel I trimestre 2015 a € 4,3 mld. L’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato nel ramo III il 4,0% delle riserve. Il ramo V, con una raccolta di premi per € 1,4 mld (circa il 50% in più rispetto al I trimestre 2014 e in ulteriore crescita rispetto al trend positivo dei trimestri precedenti dello stesso anno) e con un ammontare di pagamenti per € 1,1 mld (principalmente riscatti e scadenze e rendite maturate), ha registrato nei primi tre mesi del nuovo anno un saldo positivo pari a € 296 mln, in miglioramento sia rispetto a quanto contabilizzato nell’analogo periodo del 2014 (€ 119 mln) sia rispetto agli ultimi tre mesi dello stesso anno (€ 216 mln). L’onere complessivo per riscatti, scadenze e sinistri ha rappresentato nel ramo V il 4,0% delle riserve. Per i rami IV e VI, meno significativi in termini di flussi, si rinvia alla figura seguente e ai dati riportati in Allegato 1.
L’andamento trimestrale delle riserve tecniche distinte per ramo nel corso dell’anno è influenzato dagli sviluppi del saldo netto tra entrate e uscite sopra descritti. Per i rami principali è possibile valutare approssimativamente quanta variazione sia scaturita da tale saldo e quanta dai rendimenti attribuiti agli assicurati. Per il ramo I nel I trimestre 2015 la variazione dello stock di riserve rispetto alla fine dell’esercizio 2014 è stata di € 11,3 mld (il 14,9% in meno rispetto alla variazione del I trimestre 2014), ossia circa € 2 mld in più rispetto all’afflusso dei premi al netto dei pagamenti (cfr. Tab. 3). Relativamente al ramo III, invece, a fronte di un flusso netto pari a € 3,9 mld, la variazione delle riserve è stata positiva per € 9,7 mld, per effetto della contribuzione positiva dei rendimenti della gestione finanziaria. Infine, il ramo V ha registrato da inizio anno un ammontare di riserve in aumento di € 275 mln, importo lievemente più basso rispetto alla raccolta netta (premi – uscite) della gestione tecnica del ramo, positiva e pari a € 296 mln; tale risultato risente tuttavia di una riallocazione straordinaria di riserve dal ramo V al ramo I avvenuta nel 2014.
Ratio analysis: indici di portafoglio In merito all’indice di decadenza del portafoglio (uscite in rapporto alle riserve tecniche), il risultato annualizzato è risultato ancora in diminuzione passando dal 15,09% nel 2013 al 13,24% nel 2014, fino ad arrivare al 13,10% nel I trimestre 2015 (cfr. Tab. 4). Tale risultato è essenzialmente dovuto all’indice di scadenza che, con il 4,13% registrato al I trimestre 2015, conferma il progressivo trend in diminuzione del valore, dal 4,81% del 2013 e dal 4,24% del 2014. Anche l’indice di sinistrosità ha contribuito parzialmente al ridimensionamento dell’indice di decadenza, passando dall’1,26% nel 2014 all’1,23% al I trimestre 2015. Andamento opposto, dopo due anni consecutivi di diminuzione, è stato registrato invece dall’indice di riscatto che nello stesso periodo osserva un lieve aumento passando dal 7,74% al 7,75%. L’indice di anzianità (rapporto tra riserve tecniche e premi) relativo al I trimestre 2015 è stato pari a 4,40 volte, in ulteriore diminuzione rispetto al 4,42 del 2014.