Supererà i 10 miliardi di dollari il costo per ricostruire il Nepal dopo il terremoto più devastante verificatosi in 80 anni e i lavori dureranno anni, secondo il ministro delle finanze Ram S. Mahat.

La conta delle vittime del terremoto di magnitudo 7.8 che ha devastato il paese il 25 aprile ha già superato i 4.300 e potrebbe oltrepassare i 6.000, ha dichiarato Mahat in un’intervista giovedì.

Il governo nepalese sta lottando contro il tempo per salvare le persone che sono ancora intrappolate sotto le macerie, ha affermato.

Il costo dei lavori di ricostruzione equivale a circa la metà dell’intera economia nepalese, pari a 20 miliardi di dollari.

È molto difficile fare una stima esatta del danno e il governo chiederà aiuto al mondo intero non appena termineranno i tentativi di soccorso immediato, ha affermato Mahat.

“Il costo è incalcolabile,” ha affermato. “per la ricostruzione e il recupero delle infrastrutture ci vorranno miliardi e miliardi di dollari.”

In tutta Katmandu sono stati tentati rimedi improvvisati: teloni arancioni e blu sono stati appesi su centinaia di edifici a rischio di crollo. I residenti temono di entrare in casa e hanno iniziato a diventare irrequieti nell’attesa di cibo, acqua e farmaci.

Mahat ha dichiarato che il governo è stato sopraffatto dalla situazione e che non è in grado di fornire un soccorso adeguato ai 28 milioni di persone in Nepal. A causa  del suo territorio, prevalentemente montuoso, molte zone sono difficili da raggiungere.

Il Nepal ha accettato il supporto proveniente dal resto del mondo, tra cui i vicini India e Cina.

L’economia del Nepal stava già rallentando prima del terremoto. L’Asian Development Bank ha previsto una crescita del 4,6% per l’anno che terminerà il 15 luglio, meno rispetto al 5,2% dell’anno precedente, a causa di discussioni politiche e di un cattivo monsone.

Katmandu e la valle circostante, secondo una stima della banca centrale del Nepal, rappresentano un terzo dell’attività economica nazionale.

Altri principali settori dell’economia nepalese sono l’agricoltura, le rimesse di pagamento e il turismo, che potrebbe risentire dopo la morte di almeno 18 persone nel campo base del Monte Everest.