Nel corso del 2014, anno caratterizzato da una crescita economica molto debole e da numerose crisi geopolitiche, la Sace è riuscita a rafforzare il proprio ruolo di partner strategico del Made in Italy nel mondo, registrando un aumento del 26% dei volumi assicurati in favore degli esportatori italiani.
Il portafoglio di operazioni complessivamente assicurate in favore delle attività commerciali e di investimento delle imprese italiane ha raggiunto i 74,4 miliardi di euro, il livello più alto nella storia della società.
“Chiudiamo i primi dieci anni dalla trasformazione di Sace in società per azioni con un risultato che esprime il valore dell’export italiano e delle imprese con cui lavoriamo ogni giorno in 189 paesi”, ha dichiarato l’amministratore delegato, Alessandro Castellano. “Un percorso che ha consentito a Sace di assumere rischi crescenti in geografie e settori strategici per lo sviluppo del Made in Italy, secondo politiche di sottoscrizione volte alla sostenibilità economico-finanziaria di lungo periodo della società”.
Le linee di business dedicate a export e internazionalizzazione si confermano attività chiave, con 36,5 miliardi di euro di operazioni in portafoglio (+6%) e un aumento delle esposizioni in Africa sub-sahariana (+11%), Asia (+7%), Medio Oriente e Nord Africa (+6%) e continente americano (+5%), e nei settori rilevanti dell’economia italiana. Positiva anche la performance delle attività di assicurazione del credito, cauzioni e rischi della costruzione, con 36,4 miliardi di euro di rischi in essere, e dei servizi di factoring (1,5 miliardi di euro).
Con l’obiettivo di soddisfare le esigenze delle imprese lungo tutta la catena del valore, nel corso del 2014 è stata ampliata l’offerta di prodotti, attraverso l’avvio del Fondo Sviluppo Export, fondo di credito dedicato a progetti di sviluppo internazionale delle Pmi italiane, la piena operatività di Trade Finance, prodotto disegnato sulle esigenze di liquidità degli esportatori, e l’introduzione di programmi di Advisory dedicati a geografie emergenti ad alto potenziale. Infine, è stata realizzata una riorganizzazione improntata sulla centralità del cliente ed è stata ampliata la rete estera di Sace, che ha una presenza operativa in tutte le geografie a più alto potenziale per export e investimenti italiani.
“Il supporto offerto da SACE è un pilastro fondamentale per la crescita del Sistema Paese e per la salvaguardia dell’occupazione italiana, in particolare per le piccole e medie imprese – ha dichiarato il Presidente Giovanni Castellaneta – è impossibile affrontare i mercati internazionali senza un adeguato presidio e conoscenza dei rischi, vista l’incertezza crescente e le numerose crisi – anche geopolitiche – vicine e lontane”.
L’utile netto consolidato si attesta a 470,5 milioni di euro, in aumento del 36%.
I premi lordi sono sostanzialmente stabili a 390,4 milioni di euro. I sinistri, pari a 378,3 milioni di euro (+3%), si riferiscono in larga parte a indennizzi liquidati a imprese italiane per operazioni assicurate in Iran.
Il risultato della gestione tecnica è positivo per 352,1 milioni di euro, in forte aumento rispetto ai 122,3 milioni di euro del 2013, per effetto dell’andamento favorevole di tutte le linee di business, e della variazione positiva delle riserve tecniche e dei recuperi da controparti private e sovrane (come Iraq, Egitto, Cuba e Argentina).