Sace prende parte alla missione promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero degli Esteri in Egitto, in vista del Business Forum di Sharm El Sheik, per sostenere la penetrazione delle imprese italiane in uno dei mercati più strategici per il nostro Paese nell’area del Mediterraneo.
In Egitto, Sace è infatti pienamente operativa per sostenere export e investimenti delle imprese italiane: conta su un portafoglio di impegni assicurati pari a circa 480 milioni di euro, concentrati prevalentemente nei settori dell’energia, petrolchimico e tecnologie industriali, e sta lavorando a nuovi progetti per un valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro che coinvolgono sia grandi società italiane che tante Pmi. Un’attività che trova pieno riscontro nelle relazioni economiche tra i due Paesi: l’Italia è il quarto fornitore a livello globale dell’Egitto, con un export pari a 2,8 miliardi di euro nel 2013, e conta sulla presenza stabile di oltre 130 imprese italiane nel Paese. Una partnership che trova terreno fertile nel percorso di recupero intrapreso nell’ultimo anno, segnato da una sostanziale ripresa dei consumi e degli investimenti.
Secondo le stime di Sace, se si riuscisse a cogliere a pieno questo trend, espresso dalla domanda di beni da importare, l’export italiano verso l’Egitto potrebbe raggiungere i 4 miliardi di euro entro il 2019. Un valore che potrebbe salire a 5 miliardi di euro, se l’economia egiziana riuscisse a recuperare a pieno i ritmi di crescita pre-crisi.
Sace ha recentemente rinnovato il proprio impegno con il Paese, firmando un Memorandum of Understanding con il Ministero dell’Industria egiziano e ponendo le basi per una più stretta collaborazione in settori strategici per l’Egitto, settori in cui il Made in Italy può rappresentare un valore aggiunto e ben posizionarsi per cogliere le opportunità esistenti e che si apriranno nei prossimi mesi: infrastrutture, energia elettrica e da fonti rinnovabili, agroindustria, sistemi di irrigazione e trattamento dell’acqua. Per sostenere le imprese italiane che continuano a trovare nella sponda sud del Mediterraneo una destinazione privilegiata per le proprie esportazioni e investimenti, Sace ha inoltre costituito un Desk dedicato al Medio Oriente e Nord Africa, la seconda area in termini di esposizione nel portafoglio Sace con circa 4,8 miliardi di euro, pari all’11% dell’esposizione totale).