Nel 2013, in un quadro macroeconomico generalmente debole e ancora segnato dalla pervasiva incertezza sulla ripresa, il settore assicurativo europeo ha mostrato più solido rispetto ad altri settori. Secondo il Rapporto annuale di Insurance Europe, la Federazione degli assicuratori europei, i premi raccolti nel 2013 nei paesi membri sono stati pari a oltre 1.116 miliardi di euro; rispetto al 2012 il settore ha registrato un incremento, a tassi di cambio costanti, pari al 2,1%. Nel 2013 la performance del settore si è ulteriormente avvicinata a quella del 2007, colmando quasi del tutto la forte contrazione registrata durante gli anni della crisi.
Il contributo maggiore è provenuto dal settore vita, i cui premi sono ammontati nel 2013 a oltre 667 miliardi (+3,1% rispetto al 2012). La dinamica della raccolta premi nei rami danni, decisamente più moderata (450 miliardi, +0,7%), è stata sintesi del contributo positivo dei premi raccolti nei rami salute e property (+3,2% e +2%, rispettivamente) e di quello negativo registrato nel ramo auto (-0,5%) – che continua ad essere il settore più importante del mercato non-life (30%) – e negli altri rami danni (-1,4%).
Nel 2013 i settori assicurativi dei paesi membri di Insurance Europe hanno erogato prestazioni e liquidato sinistri per oltre 950 miliardi, sostanzialmente in linea con quanto osservato l’anno precedente. Oltre il 60% del totale degli oneri è stato erogato dal settore vita soprattutto nella forma di scadenze e riscatti anticipati: 626 miliardi, in diminuzione del 2,6% rispetto al 2012. La contrazione – solo in apparente contraddizione con l’andamento della raccolta premi – è da ascriversi alla marcata flessione dei riscatti anticipati legata al comportamento anticiclico della competitività dei prodotti vita rispetto all’andamento dei tassi di interesse. Nel settore danni gli oneri sono aumentati nel complesso, rispetto al 2012, del 5,4%, grazie agli incrementi registrati in tutti i principali comparti: +4,8% nei rami auto; +12,9% nel comparto salute; +13,9% nel ramo property.
Gli andamenti registrati dai singoli settori vita nazionali negli anni della crisi sono stati molto diversificati. Ad un trend di raccolta positivo e lineare registrato nell’intero periodo 2007- 2013 dalla Germania (+15% nel complesso), si è contrapposto un andamento della raccolta spagnola e italiana in media positivo ma caratterizzato da maggiore volatilità: +11,3% per la Spagna e +38,5% per l’Italia, quest’ultima con picchi di crescita nel 2009 e nel 2013, anni in cui mercato vita italiano è stato leader nella crescita fra i principali paesi. Nello stesso arco temporale paesi come Francia, Olanda e Regno Unito hanno registrato una raccolta media complessivamente in calo (-13,4%, -31,0% e – 37,5%, rispettivamente).
Fonte: ANIA