Secondo un recente report di Marsh (si tratta della sesta edizione del Medmal Claims Italia, che che quest’anno ha analizzato le richieste di risarcimento danni di 10 anni – 2004–2013 – su un campione di 89 strutture rappresentativo del territorio nazionale della sanità pubblica), globalmente in un decennio il tasso di rischio, quindi la frequenza di sinistri, è aumentato: +4,8% ogni 100 medici, +2,7% ogni 100 posti letto e +7,2% ogni 1.000 ricoveri. Questo è quanto emerge dalla sesta edizione del Medmal Claims Italia, il report di Marsh che quest’anno ha analizzato le richieste di risarcimento danni di 10 anni (2004–2013), su un campione di 89 strutture rappresentativo del territorio nazionale della sanità pubblica.
In totale sono 42.000 le richieste di risarcimento pervenute alle strutture sanitarie appartenenti al campione nei dieci anni: in pratica è come se, dal 2004 a oggi, tutti gli abitanti di una città italiana di medie dimensioni, come Imperia, Lodi o Macerata, avessero denunciato danni subiti in ospedale. Nel dettaglio, avvengono quasi 1 sinistro ogni 10 posti letto, 3 ogni mille ricoveri, 17 ogni 100 medici e 7 ogni 100 infermieri. Le specialità cliniche che subiscono la maggiore frequenza di richieste di risarcimento danni sono ortopedia (13,2%), chirurgia generale (10,3%) e ostetricia e ginecologia (7,5%). Anche il pronto soccorso registra il 13% delle denunce di sinistro e nel 2013 svetta fra tutti come il reparto che ha totalizzato più episodi di medical malpractice.
Ulteriori dettagli si possono leggere nell’articolo Report di Marsh sui sinistri nella sanità pubblica italiana: in media 1 sinistro ogni 10 posti letto