In Italia meno di 2 italiani su 10 (17,2%) utilizzano un’assicurazione di tutela legale per proteggersi dai contenziosi che possono insorgere nella vita quotidiana, mentre in Germania lo fa una famiglia su 3 e in Austria una su 2. Il dato emerge da una ricerca di DAS, compagnia veronese del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, che evidenzia l’importanza delle polizze di tutela legale per ridurre tempi e costi della giustizia civile italiana, garantire una tutela adeguata anche ai meno abbienti e sostenere le Pmi italiane.
Secondo lo studio condotto da DAS, il 60% degli italiani non è a conoscenza dell’esistenza delle polizze di tutela legale, la cui maggiore diffusione non solo velocizzerebbe i tempi di composizione delle liti ma potrebbe anche alleggerire sensibilmente il carico dei tribunali. Questo grazie alla ricerca di soluzioni stragiudiziali in grado di soddisfare tutte le controparti e a un forte contributo della consulenza legale che mira a scongiurare inutili strascichi legali. Il tutto a beneficio dell’intera cittadinanza, ma anche dei soggetti economicamente più deboli.
“L’assicurazione di tutela legale, a fronte di un premio annuo contenuto – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS – garantisce a soggetti dalle potenzialità economiche diseguali un equo accesso alla giustizia e pari opportunità di difesa”.
I dati di mercato evidenziano come la Germania rappresenti il 46% del mercato europeo delle assicurazioni di tutela legale, distaccando Francia (12%), Olanda (9%) e Regno Unito (8%). Rilevanti i numeri dell’Austria, che con una popolazione di appena 8,5 milioni di abitanti (meno del 15% della popolazione italiana) assorbe il 6% del mercato europeo, contro il 4% del nostro Paese.
Le ragioni del ritardo italiano, rispetto agli altri Paesi europei, emergono chiaramente dall’indagine condotta da DAS, su un campione selezionato di cittadini, tra cui numerosi imprenditori e professionisti. Il 59% degli intervistati non sa cosa sia un’assicurazione di tutela legale e anche il restante 40%, che ha dichiarato di conoscere questo tipo di coperture, ha solo un’idea vaga dei vantaggi e dei servizi inclusi.
Coloro che sottoscrivono queste coperture assicurative sono soprattutto maschi, residenti nel Nord Est, e svolgono un’attività da liberi professionisti o imprenditori.
Chi non conosce questo genere di assicurazioni non ha nemmeno la percezione dei rischi legali a cui può andare incontro nella gestione della propria vita privata e professionale. Eppure, approfondendo l’analisi di queste coperture, il 34,4% degli intervistati sarebbe disposto a spendere tra i 100 e i 250 euro per una polizza che tuteli la propria famiglia, il 16,5% arriverebbe fino a 500 euro e il 9,5% pagherebbe anche più di 500 euro.