Il factoring conferma anche per il 2014 il suo ruolo di affiancamento alle imprese nella gestione del capitale circolante e di sostegno all’economia reale, nonostante il perdurare della crisi economica, in corso ormai da sette anni, e della contrazione del credito alle imprese (-3,5% in base agli ultimi dati resi disponibili da Banca d’Italia).
I dati relativi ai primi tre trimestri del 2014 evidenziano infatti una crescita dell’attività di factoring, con un aumento al 30 settembre 2014 pari al 2,53% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che rappresenta un segnale sicuramente positivo per tutta l’economia italiana.
Le stime di chiusura al 31 dicembre 2014, sulla base degli ultimi dati elaborati da Assifact ed in ragione dei risultati registrati nei primi tre trimestri, si confermano favorevoli. Gli operatori del settore si attendono, infatti, per il quarto trimestre del 2014 un andamento favorevole del mercato sia in termini di turnover (+3,33%) sia di outstanding (+4,13%).
Anche le previsioni per il 2015 si orientano su valori positivi di continuità nella tenuta del settore del factoring e di crescita: gli operatori esprimono, infatti, un’aspettativa di crescita media del mercato pari al 4%-5% su base annua.
Nel corso dell’anno, il settore del factoring ha contribuito alla realizzazione di iniziative a favore e/o a vantaggio delle imprese. “In particolare Assifact – sottolinea il presidente Rony Hamaui – ha collaborato intensamente con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per la messa a punto della Piattaforma che consente ai creditori della Pubblica Amministrazione di chiedere la certificazione dei crediti relativi a somme dovute e di tracciare le eventuali successive operazioni di anticipazione, compensazione, cessione e pagamento a valere sui crediti certificati”.
In più occasioni Assifact ha anche formulato proposte di intervento e di miglioramento sul fronte delle norme in materia di semplificazione della cessione dei crediti.
Secondo Assifact il rafforzamento del sostegno del factoring all’economia richiede infatti in prospettiva anche un supporto normativo adeguato alle esigenze delle imprese. In particolare l’industria italiana del factoring ha avviato un’ampia ricognizione sulla legge 52/91, relativa alla disciplina della cessione dei crediti d’impresa. “La legge ha rappresentato un importante supporto, unico nel panorama internazionale, per il corretto svolgimento dell’attività di factoring, ma oggi – spiega il presidente di Assifact Rony Hamaui – necessita di un aggiornamento per allineare la disciplina della cessione dei crediti al contesto normativo e di mercato attuale, che è molto cambiato rispetto agli inizi degli anni Novanta. L’obiettivo è dare maggiore tutela alle imprese che cedono i propri crediti e di rendere le operazioni di factoring più rapide e sicure”. “Non solo: l’attuale normativa – sostiene Rony Hamaui – penalizza gli operatori italiani del factoring rispetto ai concorrenti europei. Questo svantaggio ricade sulle aziende, che ricevono un minore sostegno finanziario”.