Terzo trimestre positivo per American International Group che ha segnato un incremento del 3,3% dell’utile netto, salito a 2,2 miliardi di dollari (1,52 dollari per azione) dai 2,17 miliardi (1,46 dollari per azione) del corrispondente periodo del 2013.
In miglioramento anche l’utile operativo passato da 1,4 miliardi (96 centesimi per azione) di un anno fa, a 1,7 miliardi (1,21 dollari per azione) di fine settembre 2014, superando le stime degli analisti che attendevano un risultato netto complessivo di 2,1 miliardi.
I ricavi sono arrivati a quota 8,63 miliardi contro previsioni per 8,6 miliardi, grazie soprattutto alla crescita del ramo vita (+18% a 1,35 miliardi).
La trimestrale riflette gli ultimi due mesi della gestione Robert Benmosche, e i primi 30 giorni sotto la guida del nuovo amministratore delegato Peter Hancock.
Dopo cinque anni al vertice della compagnia assicurativa, Benmosche si è ritirato lo scorso 1 settembre. Peter Hancock, presidente e CEO di AIG ha definito “solidi i risultati del trimestre grazie alle performance positive registrate in tutte le aree di business”.
Il gruppo ha detto di avere riacquistato 1,5 miliardi di dollari di azioni proprie nel trimestre portando il totale da inizio anno a 3,4 miliardi di dollari. Aig ha autorizzato l’ampliamento del piano di buyback per altri 1,5 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda l’andamento del business nei primi nove mesi del 2014, l’utile netto di AIG è sceso del 5,3% a 6,84 miliardi di dollari, mentre la raccolta premi property/casualty è migliorata di poco meno dell’1% attestandosi a 26,50 miliardi. Sostanzialmente immutato il combined ratio registrato nei primi nove mesi a 100,6% (100,5% lo scorso anno).