Klaus-Peter Roehler, Amministratore Delegato di Allianz Italia, ha accolto Arata Isozaki, figura storica dell’architettura internazionale contemporanea, giunto a Milano per visitare, per la prima volta, la Torre Isozaki, il grattacielo da lui firmato e destinato a diventare il nuovo quartier generale di Allianz a Milano.

L’incontro si è svolto il 29 ottobre nell’area-cantiere di CityLife, al 35° piano della Torre, con la partecipazione di Arata Isozaki, accompagnato dall’architetto italiano Andrea Maffei, co-firmatario del progetto, di Klaus-Peter Roehler, CEO di Allianz Italia, di Armando Borghi, Amministratore Delegato di CityLife, e dei vertici della Colombo Costruzioni, il Presidente Cavalier Giovanni Colombo e l’architetto Luigi Colombo, Amministratore Delegato,

“È un grande onore per me, per Allianz, incontrare Arata Isozaki proprio qui, nella Torre che è destinata a diventare il nostro quartier generale a Milano – ha dichiarato Roehler, in apertura del suo intervento –Questo edificio è già divenuto un’icona nello sky-line di Milano, un simbolo dello sviluppo di una città dinamica e vitale, che si prepara ad ospitare l’Expo. Una manifestazione universale che darà un importante impulso alla crescita non soltanto della città di Milano, essendo un evento di grandissimo rilievo per tutto il Paese. Allianz crede nell’Italia, dove investe significativamente. La Torre Isozaki, espressione di eccellenza e innovazione, è la location ideale per la nostra nuova sede a Milano. È anche un importante investimento nella comunicazione e sull’immagine del nostro Gruppo. Un Gruppo che cresce, innova, crea valore e che punta ad essere l’employer of choice per tutti i collaboratori,  soprattutto per i giovani e per le future generazioni, e il partner ideale per i nostri agenti”.

Allianz ha acquisito la proprietà di Torre Isozaki e di parte della componente residenziale da CityLife, la società impegnata nell’opera di riqualificazione dello storico quartiere della Fiera di Milano. Come ha ricordato l’Amministratore Delegato Armando Borghi, “si tratta di uno dei più imponenti progetti di riqualificazione urbana realizzati in Italia: oltre 366 mila metri quadrati di superficie complessiva e un mix di servizi privati e pubblici, tra cui il terzo parco pubblico più ampio di Milano di 170 mila metri quadrati”. Allianz occuperà Torre Isozaki, spostando i propri uffici di Milano nell’area dopo il completamento della fase di costruzione, prevista per il 2015.

Con i suoi 50 piani e 202 metri di altezza – che salgono a 207 metri se misurati dal piano della città – la Torre è visibile da oltre 10 chilometri di distanza ed oggi è l’edificio più alto d’Italia. Sui lati corti corrono 14 ascensori, di cui tre panoramici per lato, che alla velocità di 7 metri al secondo permetteranno di raggiungere l’ultimo piano dell’edificio in meno di 40 secondi, offrendo durante la salita e la discesa vedute straordinarie.

Isozaki, che ha visitato per la prima volta la torre da lui progettata salendo fino al 50° piano ancora in costruzione, ha sottolineato come l’edificio sia unico nel suo genere. Abbiamo pensato – ha spiegato il celebre architetto giapponese – al significato simbolico che avrebbe avuto il grattacielo, che svetta in modo incredibile e sembra non avere impatto con la gravità, stando attenti anche alla vivibilità degli spazi lavorativi e alla sostenibilità ambientale“. La Torre si ispira al modello della endless column di Constantin Brancusi, artista e scultore di origini rumene di fama internazionale: il modulo a sei piani della facciata ricurva, che si ripete lungo i 50 piani di altezza dell’edificio, rappresenta la metafora di una costruzione che può ripetersi all’infinito verso il cielo. La Torre è caratterizzata da superfici estremamente flessibili nella modulazione degli spazi di lavoro, illuminati completamente da luce naturale e con un’estensione complessiva di circa 53 mila metri quadrati.

Luigi Colombo, Amministratore Delegato della Colombo Costruzioni, ha infine precisato che “in soli 800 giorni siamo arrivati da zero al grattacielo più alto d’Italia. La costruzione dell’opera ha visto impegnati in media 430 uomini al giorno, con punte di 600 persone e un coinvolgimento complessivo, dall’inizio dei lavori a luglio 2012, di circa 2.500 addetti. La struttura, con nuclei in cemento armato e pilastri misti con anima in acciaio, è caratterizzata dalle “belt truss”, cosiddette travi di cintura  (225 tonnellate per 36 metri di lunghezza e 5,9 in altezza) per irrigidire l’edificio, posizionate al 24° piano (belt truss in acciaio) e al 49° e 50° piano (belt truss in calcestruzzo addittivato).