L’IVASS ha effettuato la consueta elaborazione della distribuzione regionale e provinciale dei premi del lavoro diretto italiano, contabilizzati nell’esercizio 2013 dalle Imprese di assicurazione nazionali e dalle rappresentanze in Italia di imprese di assicurazione con sede legale in uno stato non appartenente allo Spazio Economico Europeo (S.E.E.).
Le tavole statistiche sono riportate nell’Allegato.
Sono attribuiti alle direzioni generali i premi relativi ai rischi assunti dalle imprese italiane in altri stati dello S.E.E., in regime di stabilimento e di libertà di prestazione dei servizi nonché in stati extra-S.E.E. in regime di libertà di prestazione dei servizi, che la normativa include nel portafoglio diretto italiano.
A seguito di alcune rettifiche dei dati relativi al 2012, pervenute successivamente alla pubblicazione1 della corrispondente statistica, sono allegati alla presente anche i dati revisionati relativi a tale anno.
I premi del lavoro diretto italiano contabilizzati nei rami vita e danni durante il 2013 ammontano a 118.787 milioni di euro (Allegato – Tav. 1), con un incremento del 13,1% rispetto al 20122.
In particolare, nei rami vita la raccolta premi ammonta a 85.100 milioni di euro, con un incremento del 22,1% rispetto al 2012 e un’incidenza sul totale che si attesta al 71,6% (66,3% nel 2012).
Il portafoglio danni registra, invece, un calo (-4,6% rispetto al 2012), con un volume di premi che si attesta a 33.687 milioni di euro e rappresenta il restante 28,4% del portafoglio complessivo (33,7% nel 2012).
Il decremento del portafoglio premi danni è determinato sia dalla riduzione (-7%) della raccolta dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali (R.C. auto e natanti), pari a 16.263 milioni di euro, che dal calo (-2,2%) della raccolta afferente gli altri rami danni, la quale ammonta a 17.424 milioni di euro.
Rami vita
La distribuzione della raccolta premi vita per macroaree geografiche (Allegato – Tav. 1 presenta alcune variazioni rispetto al 2012. Infatti, mentre è in crescita di oltre un punto percentuale la quota di portafoglio relativa all’Italia settentrionale (58,4% del totale nazionale, rispetto al 57,4% del 2012), sono sostanzialmente stabili le quote derivanti dalle regioni centrali (18,7% del totale nazionale, contro il 18,8% del 2012), meridionali (13,5% rispetto al 13,2% del 2012) e insulari (5,5% rispetto al 5,6% del 2012), mentre diminuisce di circa un punto e mezzo la percentuale riguardante le direzioni generali (3,5% contro il 5,1% del 2012).
Assicurazioni vita collettive
Il portafoglio premi delle assicurazioni vita collettive (Allegato – Tav. 4), che totalizza 5.429 milioni di euro (-6,5% rispetto al 2012), è realizzato per il 40% nell’Italia settentrionale (31,4% nel 2012), per il 38% nelle direzioni generali (51,3% nel 2012), per il 18,2% nell’Italia centrale (14,3% nel 2012), per il 2,5% nell’Italia meridionale (2% nel 2012), per l’1,3% nell’Italia insulare (1% nel 2012).
La Lombardia, con una quota pari al 23,3% del totale nazionale, resta la regione con la raccolta premi più elevata.
Rami danni
La distribuzione dei premi danni per macroaree geografiche (Allegato – Tav. 1 è stabile rispetto al 2012.
Le sette province nelle quali è acquisito il maggior volume di premi nel 2013 sono, nell’ordine: Roma con il 9,6% del totale nazionale, Milano con il 9,4%,Torino con il 4,5%, Napoli con il 3,2%, Genova, con il 2,3%, Brescia con il 2,2% e, infine, Firenze con il 2% (Allegato – Tav. 5).
Rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali
La distribuzione geografica del portafoglio relativo al ramo R.C. auto e natanti (Allegato – Tav. 1) mostra lievi variazioni rispetto al 2012.
Per quanto concerne la distribuzione provinciale del portafoglio premi (Allegato – Tav. 6), le sette province con raccolta premi più elevata sono nell’ordine: Roma (8,5% del totale nazionale), Milano (5,6%), Napoli (4,7%), Torino (3,9%), Bari (2,4%), Firenze (2%) e Brescia (1,9%).