Le aziende italiane che identificano le nuove tecnologie come un’importante opportunità di sviluppo per il proprio business sono raddoppiate rispetto all’edizione 2013 del sondaggio internazionale Zurich sulle PMI, passando dal 5% al 10%. Cellulari e tablet sono percepiti come driver strategici per raggiungere una clientela sempre più numerosa: sono infatti oltre 29 milioni i clienti finali in Italia che accedono a internet da mobile, e in generale il mondo del web viene visto come una grande opportunità per sviluppare nuovi canali di business (13%) e intrattenere rapporti commerciali con l’estero.
Trovare nuovi segmenti di clientela è infatti una delle più importanti opportunità identificate dalle PMI italiane (23%) per uscire dalla crisi e risultano in crescita anche le aziende che avvertono nell‘espansione verso mercati esteri (11%) un’occasione per sviluppare nuove strategie e ampliare la propria attività.
Anche se il dato è in calo rispetto al 2013, la riduzione di costi e spese (30%), si conferma in Italia come l’opportunità ritenuta migliore per affrontare la congiuntura economica,mentre aumentanole PMI italiane che ritengono strategico per sviluppare il proprio business, ottenere condizioni di credito interessanti (23%).
Resta invariata la percentuale di imprese che considera il cambiamento normativo/legislativo una condizione favorevole per lo sviluppo (21%), mentre aumentano in Italia, come a livello globale, le piccole medie imprese che non vedono alcuna opportunità di crescita (18% Italia – 23% Irlanda e UK – 28% Brasile – 30% Malesia).
A livello internazionale lo scenario è più diversificato: si confermano ai primi posti come driver di crescita, anche se con un leggero calo percentuale rispetto ai dati 2013, l’identificazione di nuovi segmenti di clientela (dal 18% al 40%) e la riduzione dei costi e delle spese (dal 13% al 34%). Fanno eccezione solo Hong Kong e Taiwan che avvertono come prima opportunità anti-crisi la diversificazione della gamma di prodotti e servizi (39% – 36%).
Altre differenze interessanti a livello globale si riscontano sull’attesa di un cambiamento normativo che in alcuni paesi come Austria (30%), Italia (21%) e Germania (19%) è considerato una delle migliori chance, mentre in altri come Irlanda (10%), Messico (9%) e Svizzera (8%), è uno dei meno menzionati. Lo stesso vale per l’espansione verso i mercati esteri, percepita come un’opportunità interessante in Turchia (27%), Marocco (26%), Taiwan (23%) e Hong Kong (20%), ma non in Argentina (8%) e Brasile (6%).
Marco Delpino, Head of Market Facing Underwriting di Zurich in Italia – ha così commentato – “I dati raccolti nell’indagine evidenziano come le PMI a livello globale identifichino driver di crescita strategici molto diversi tra loro sia per Regione, sia per i singoli Paesi presi in considerazione. Comprendere queste differenze è fondamentale per una corretta ed efficace offerta di protezione assicurativa e diventa strategico riuscire ad analizzarle a livello di singolo Paese. La piena comprensione dei rischi e delle necessità delle imprese locali è una condizione imprescindibile per un assicuratore, ed è grazie a questa esperienza e a questo know-how maturato negli anni che Zurich in Italia è una delle poche Compagnie con un’offerta davvero su misura per il mondo delle imprese. Solo conoscendo da vicino i rischi che le PMI si trovano ad affrontare è possibile offrire strumenti di protezione davvero efficaci e capaci di offrire alle aziende un vero vantaggio competitivo”.