La crescita zero registrata nella zona euro nel secondo trimestre 2014 conferma lo scenario di una ripresa estremamente lenta. Tuttavia, secondo le previsioni di Coface, nel 2014 la crescita del PIL sarà positiva, stimata a 0,9% dopo una contrazione pari a -0,4% nel 2013. Questa tendenza è evidenziata da un primo miglioramento della valutazione del rischio settoriale considerato a lungo «molto elevato», i settori dell’auto e dei metalli, entrano nella categoria dei «rischi elevati».
I dieci mesi consecutivi di aumento delle vendite di auto hanno agevolato i produttori di componenti, e il mercato è diventato più dinamico in Germania, Regno Unito e Spagna. Tale ripresa favorisce il settore dei metalli, in cui il fatturato e la redditività delle imprese sono fortemente migliorate. Tuttavia, sebbene gli investimenti siano ripresi, il settore rimane indebolito dalle persistenti sovraccapacità.
Coface mantiene stabili le valutazioni di dodici settori dell’Europa occidentale che continuano a registrare un rischio «elevato» o «medio». Nonostante questa stabilizzazione, a differenza del Nord America e dell’Asia emergente, nessun settore europeo ha ancora raggiunto un livello di rischio che può essere considerato «moderato».
Nord America: la maggior parte dei settori registrano un «rischio medio»
Sostenute da una crescita equilibrata e consumi dinamici, le imprese nordamericane hanno un outlook stabile, malgrado le condizioni metereologiche difficili del primo trimestre 2014. La maggior parte dei settori resta nella categoria di rischio «medio».
Le prospettive per l’industria automobilistica sono positive, disponendo ancora di basi finanziarie più che sufficienti: le vendite sono aumentate del 4,6% a fine luglio 2014, su base annua. La dinamica virtuosa dell’industria automobilistica offre sbocchi alle imprese nel settore chimico. Infatti, la loro redditività è aumentata del 12% circa a fine giugno 2014, in un anno, grazie all’accesso a energia e materie prime a minor costo.
Asia emergente: i settori della carta-legno e delle costruzioni declassati di un livello
Contrariamente all’Europa occidentale e al Nord America, dove i rischi tendono a stabilizzarsi, l’Asia emergente, percorre un cammino inverso malgrado la crescita sostenuta in Cina e in India. A causa del processo di consolidamento delle sovraccapacità in corso, gli stock si stanno accumulando e l’indebitamento delle imprese è in aumento.
Il settore dei metalli ha assistito ad una caduta del prezzo dell’acciaio. Si tratta dell’unico settore asiatico valutato da aprile scorso «rischio molto elevato».
Il peggioramento dei rischi settoriali continua per la carta-legno e l’edilizia. L’edilizia, minacciata da una domanda debole, da condizioni del credito più rigide e dalla presenza di città fantasma in Cina, passa da «rischio medio» a «rischio elevato». L’aumento delle insolvenze delle PMI nel settore della carta, in aggiunta alle sovraccapacità, porta Coface a declassare il settore della carta-legno a «rischio medio».