Contrariamente a quanto divulgato dalla stampa tedesca e diffuso dai vari rumors, il mandato di Michael Diekmann (che ha raggiunto il limite di età previsto di 60 anni) alla guida del colosso assicurativo Allianz non verrà, su richiesta dello stesso, prolungato.
Il supervisory board del gruppo ha deciso giovedì scorso di nominare Oliver Bäte, attualmente membro del board con funzioni di responsabilità sul mercato assicurativo francese e italiano.
Bäte assumerà l’incarico il 7 maggio 2015.
49 anni, di formazione bancario-finanziaria e arrivato in Allianz nel 2008, dopo 15 anni in McKinsey.
Gli analisti avevano ritenuto che Diekmann sarebbe rimasto alla guida del gruppo per favorire l’uscita dalla crisi del fondo Pimco, dopo l’uscita dopo l’uscita del suo presidente Mohammed El-Erian e del fondatore Bill Gross.
Michael Diekmann, che ha guidato il gruppo per 11 anni, ha ancora oggi la reputazione di manager della crisi, dopo aver superato e corretto gli errori strategici del suo predecessore, rivendendo la Dresdner Bank proprio prima della crisi finanziaria.
La prima sfida di Oliver Bäte sarà dunque Pimco, acquistato nel 2000, e la ristrutturazione della controllata americana Fireman’s Fund.
A Monaco sta per arrivare anche Sergio Balbinot, il chief insurance officer di Generali, che ha rassegnato le dimissioni a Trieste dopo 30 anni passati nel gruppo e definiti ieri «un’esperienza indimenticabile» dallo stesso manager.
Balbinot dal 1° gennaio prossimo non solo assumerà la responsabilità del business assicurativo nell’area Western e Aouthern Europe, ovvero Italia, Francia, Benelux, Grecia e Turchia, ma siederà anche nel board of management del gruppo.
Entrerà anche Axel Theis, che avrà la responsabilità del global industrial insurance business, credit insurance e insurance business in Irlanda e Gran Bretagna e dal 7 maggio assumerà anche la responsabilità del global property & casualty, che oggi fa capo a Bäte.