Il prossimo 18 settembre gli scozzesi si esprimeranno a favore o meno dell’indipendenza del paese. La decisione finale avrà un impatto anche sul settore assicurativo, almeno secondo uno studio pubblicato da Standard & Poor’s, che evoca la possibilità di azioni negative sugli assicuratori operanti in Scozia.
In caso di vittoria del sì la Scozia rischia di non essere più considerata come un mercato importante per l’agenzia di rating, che riserva questa qualifica ai mercati con un valore pari a 30 mld di £ di premi.
La Scozia raccoglie 11,6 mld di £ di premi vita e previdenza e 6,4 mld in premi danni.
L’agenzia pensa anche alle conseguenze che una eventuale decisione indipendentista possa avere sulla fiscalità e sulla regolamentazione, che potrebbero cambiare rispetto alle attuali britanniche e provocare di conseguenza un aumento dei costi e delle complessità burocratiche per le imprese.
Non è da sottovalutare inoltre la possibilità di un rischio monetario, nel caso la Scozia voglia dotarsi di una propria moneta.