SafeNet ha pubblicato le principali conclusioni di un più ampio studio Breach Level Index (BLI) per il secondo trimestre, evidenziando ancora una volta i rischi della cyber criminalità.
Lo studio rileva che tra aprile e giugno sono stati recensiti nel mondo 237 casi che hanno compromesso più di 175 mln di registrazioni di dati contenenti informazioni finanziare e personali dei clienti.
A livello di I semestre, sarebbero più di 375 mln le registrazioni rubate o perdute a causa di 559 casi di cyber crime.
Il settore della sanità riguarda il 23% dei casi, i furti di identità rappresentano il 58% degli eventi e l’88% delle registrazioni rubate.
Sono gli USA ad essere in testa nella classifica degli eventi di cyber crime, con l’88% dei file manipolati nel mondo. La Germania è in seconda posizione, con il 10%.
Allo stesso tempo SafeNet ha condotto un’indagine sulla fidelizzazione della clientela presso oltre 4500 consumatori, rivelando che il 40% di essa dichiara di non voler avere alcuna relazione commerciale con i marchi che hanno subito una violazione della sicurezza dei dati. Percentuale che sale al 65% se questa violazione riguarda i dati finanziari dei clienti.