Questo è il messaggio principale proveniente dagli ex funzionari dei servizi segreti degli Stati Uniti, che in un recente report hanno indicato come aumenterà l’ammontare del furto aziendale (ora 445 miliardi di dollari) a causa di hackerinformatici.
Le società finanziarie, i fornitori e le società energetiche sono obiettivi a rischio, prese di mira da cyber ladri, che stanno diventando più sofisticati nel rubare i dati dai server.
Il report, pubblicato dal Center for Strategic and International Studies di Washington, prevede “più danni e crescita rallentata,” senza uno “scenario credibile di calo dei danni causati dalla criminalità informatica”. Alcuni dei danni saranno difficili da rintracciare, come le recessioni economiche causate dalle aziende concorrenti straniere, che vendono prodotti basati su disegni rubati, e dai mercati finanziari continuamente minacciati dagli hacker.
“La criminalità informatica è qui per restare ,” ha affermato Stewart Baker, consigliere generale della National Securiry Agency negli anni 90, vice segretario al Department of Homeland Security e uno dei principali autori dello studio.
La vera questione è: sappiamo quanto la criminalità informatica ci sta costando?
Secondo il report, già 40 milioni di persone sono state truffate negli Stati Uniti, subendo un furto di informazioni personali nell’ultimo anno, e un’anonima compagnia petrolifera ha perso migliaia di milioni di dollari di opportunità di business quando gli hacker hanno rubato i dati riguardanti l’esplorazione del suo giacimento petrolifero.
Il report intende fornire una stima completa del costo degli attacchi hacker a livello globale, dato che i governi e le aziende combattono contro incursioni digitali che potrebbero avere conseguenze catastrofiche. Lo scorso mese dei procuratori statunitensi hanno accusato cinque hacker militari cinesi di aver rubato da aziende americane informazioni che sarebbero state utili alla concorrenza in Cina.
Il crimine principale è il furto di proprietà intellettuale, ha affermato Tom Gann, vice presidente delle relazioni governative per McAfee, unità di Santa Clara, Intel Corp. Di California.
Secondo quanto affermato da Gann in un’intervista telefonica, i segreti commerciali sono rubati online dai governi stranieri, dalle organizzazioni criminali e dalle aziende concorrenti, che ingaggiano i propri hacker. Gli attacchi sono resi possibili dalla crescita di un’economia sofisticata nascosta, dove gli hacker e gli strumenti di sfruttamento possono essere acquistati utilizzando valute digitali come i bitcoin.
Le aziende a volte non sanno che i propri piani sono stati rubati.
Il proprietario di un’azienda, alla quale vengono rubati i piani, non sa di aver perso qualcosa finché essi raggiungono il mercato con la concorrenza.
Secondo quanto rilevato dal report, gli hacker potrebbero penetrare nei network dell’azienda o nei computer dei legali e dei commercialisti per rubare le informazioni riguardanti le acquisizioni aziendali in sospeso e le strategie di business.
Il rappresentante statunitense Mike Rogers, dirigente della commissione dell’intelligence della Casa Bianca, afferma di essere preoccupato riguardo alla manipolazione del mercato finanziario.
“Abbiamo trovato stati nazionali nelle nostre reti commerciali e non abbiamo trovato una risposta esauriente riguardo a cosa stessero per fare. Chiaramente, non erano lì per rubare e fuggire. Ma avrebbero utilizzato quei dati per manipolare i mercati?”
Il report pone il crimine informatico nel contesto di altre attività illecite, come la pirateria di mare e la criminalità transnazionale. Ha rilevato che il crimine informatico costi circa lo 0,8% del prodotto interno lordo globale, confrontato con lo 0,2% per la pirateria marittima e con il 1,2% per la criminalità transnazionale.