Banca Generali ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 88,4 milioni di euro, in aumento del 24% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
La raccolta netta, si legge in una nota, è cresciuta del 64% a 2,3 miliardi di euro, e supera nei sei mesi il risultato dell’intero 2013 e sancisce il miglior risultato semestrale nella storia della banca. Il margine d’intermediazione si è attestato a 229,3 milioni (+21,5% rispetto al 1° sem. 2013) mentre il margine d’interesse è calato a 55,3 mln dai 63,6 mln dell’anno scorso, in scia a alla discesa dei tassi ed al rimborso di 200 mln di finanziamenti Ltro alla Bce.
Le commissioni lorde sono salite dell’11% a 222,8 mln, segnando passi avanti in tutte le componenti di natura ricorrente (gestione e sottoscrizione in particolare) grazie ai progressi nei volumi di raccolta in prodotti di risparmio gestito e al continuo miglioramento nel mix degli attivi. Da sottolineare il fatto che le commissioni ricorrenti (gestione, di ingresso e bancarie) abbiano incrementato ulteriormente il loro contributo rappresentando il 91% del totale, (dall’88% del primo semestre 2013), a conferma della crescente solidità del business.
Il patrimonio netto consolidato è pari a 470,4 mln (dai 371,7 mln del 1° sem. 2013). Per quanto riguarda i ratios patrimoniali, il Tier 1 Capital ratio si è attestato al 13,5% (dal 13,8% del corrispondente periodo del 2013) e il Total Capital ratio al 14% (dal 15% dell’anno prima), con una lieve flessione legata all’applicazione della normativa di Basilea 3 e all’aumento dell’attività ordinaria.