ANAPA ha inviato una lettera aperta nella quale fa il punto sull’attività della politica sindacale e informa i propri associati, i presidenti dei Gruppi Agenti e gli agenti di assicurazione interessati, sugli effetti perniciosi della delibera Antitrust.

La Giunta Esecutiva, assieme agli organi politici ha deciso di scrivere nero su bianco “quelli che sono gli effetti dirompenti che una politica poco lungimirante ha creato e sta creando sull’attività degli agenti di assicurazione, sia dal punto di vista sindacale, vedi la sospensione del dialogo con Ania riacceso solamente recentemente, dopo sette anni di silenzio, sia anche dal punto di vista operativo, ossia il notevole pericolo di disintermediazione frutto non solo del recente e sempre più preminente ingresso nel mercato della Rc Auto degli operatori bancari e postali, ma anche di leggi miopi (vedi il decreto crescita) che hanno avuto l’effetto distorto di creare una concorrenza sleale e minatoria nei confronti degli agenti.

Senza dimenticare l’immobilismo che sta caratterizzando il salvataggio sul Fonage, nei confronti del quale Anapa è stata la prima a denunciarne la grave situazione deficitaria”, si legge in una nota.

 “Abbiamo voluto lanciare un allarme sugli effetti perniciosi della delibera Antitrust e di tutte le altre leggi che con poca lungimiranza e una visione miope sono state approvate e acclamate” ha dichiarato il presidente di Anapa Vincenzo Cirasola. “Non vogliamo però essere soltanto pessimisti. Riteniamo che ci sia ancora una possibilità per collaborare assieme alle istituzioni e alle altre associazioni rappresentative per la categoria per evitare che la figura dell’agente tradizionale, che fino ad oggi, è stato l’unico referente del mercato assicurativo italiano, sia sradicata e considerata obsoleta. Pensiamo che attraverso delle leggi attuali e concrete, atte a creare un mercato moderno e concorrenziale, e con il dialogo e il confronto costruttivo si possa ridare valore alla figura dell’agente, unico vero consulente di fiducia per i consumatori”. “Ci battere mo con tutti i nostri mezzi a disposizione perché l’agente di assicurazione resti il fulcro del mercato della distribuzione di prodotti assicurativi” conclude Cirasola.