199 milioni di dollari. È questo il conto salato pagato da Chubb nel primo trimestre al rigido inverno americano e ai danni catastrofali. Una cifra considerevole che ha inciso sui conti della compagnia statunitense che nei primi tre mesi del 2014 ha segnato un calo del 31,5% dell’utile netto a $449 milioni (circa 323,8 milioni di euro) rispetto ai $656 milioni di dollari (473 milioni di euro) del primo trimestre 2013.
Già nel mese di gennaio Chubb aveva anticipato di aspettarsi perdite intorno ai 150-200 milioni di dollari a causa dei danni catastrofali.
L’utile operativo, con esclusione dei risultati degli investimenti, è sceso a $374 milioni (269,7 milioni di euro) o $1.50 per azione rispetto ai $566 milioni (408,1 milioni di euro) o $2.14 per azione dei primi tre mesi del 2013. Un risultato leggermente inferiore ai $1.56 per azione atteso dagli analisti di Wall Street.
Sostanzialmente stabile la raccolta premi a 3,1 miliardi di dollari (2,2 miliardi di euro) rispetto a un anno fa. In peggioramento il combined ratio trimestrale, salito dall’84% di un anno fa all’86,6%, al netto delle catastrofi naturali il cui impatto è stato valutato in circa 6,6 punti percentuali (0,6% nel 2013).