Secondo il report sull’andamento delle catastrofi naturali nel Nord America realizzato da Property Claim Services (PCS), primaria fonte di informazioni sugli eventi catastrofali negli Stati Uniti, nel primo trimestre dell’anno la frequenza di eventi naturali catastrofici è risultata leggermente al di sotto della media degli ultimi dieci anni. PCS ha rilevato sei fenomeni catastrofali nei primi tre mesi del 2014, tutti avvenuti negli Stati Uniti, mentre il Canada ne è rimasto immune. Complessivamente, i sei eventi, tutti derivanti dalle condizioni particolarmente rigide dello scorso inverno, hanno causato alle assicurazioni perdite per 2,2 miliardi di dollari, un ammontare leggermente inferiore alla media registrata dal 2005 a oggi. Dei sei eventi rilevati, cinque sono state tempeste invernali, compreso il fenomeno del vortice polare di gennaio che, da solo, ha provocato perdite agli assicuratori per 1,5 miliardi di dollari. Diciannove il numero di stati americani che hanno dovuto fare i conti con fenomeni catastrofali, con la Georgia al primo posto per perdite assicurate (318 milioni di dollari), seguita da New York (296 milioni) e Pennsylvania (219 milioni). Niente di paragonabile a quanto avvenuto nel 2013, quando il Mississippi aveva registrato perdite assicurate per 805 milioni di dollari, seguita dalla Georgia con 640 milioni e Lousiana con 503 milioni.
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