I premi contabilizzati del ramo cauzioni sono stati nel 2013 pari a 495,8 milioni, in diminuzione dell’1,1% rispetto al 2012, quando erano pari a circa 501 milioni. I premi di nuova produzione sottoscritti nel corso dell’anno rappresentano il 50,9% del totale (49,9% nel 2012) e ammontano a 252,5 milioni, con un incremento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Continua anche nel 2013 la contrazione delle garanzie legate agli appalti (prevalentemente pubblici) e quelle assimilate agli appalti (per concessioni edilizie) che insieme hanno registrato il 5,3% in meno dei premi totali rispetto al 2012 e l’8,3% in meno di premi di nuova produzione. Hanno inoltre contribuito alla contrazione del ramo la riduzione dei premi contabilizzati relativi a garanzie collegate alla gestione rifiuti (-12,5% di premi totali rispetto al 2012 e -16,2% di premi di nuova produzione). In lieve diminuzione anche i premi relativi a garanzie di pagamento (-2,3%). In controtendenza e quindi in aumento rispetto al 2012, risultano i premi per contratti inerenti a contributi (+2,4% in termini di contabilizzato e +7,3% per la nuova produzione). Hanno contribuito positivamente anche le polizze collegate a regolamenti CEE e garanzie AGEA (+2,0% di premi totali rispetto al 2012 e +5,8% di premi di nuova produzione), quelle legate a operazioni doganali (+2,1%) e quelli sottoscritti a garanzia per rimborso di imposte (+16,6%). Anche nel 2013 si è assistito complessivamente a una diminuzione della raccolta premi, iniziata già nella prima parte dell’anno (nel primo semestre del 2013 i premi totali registravano un decremento dell’1,7% e quelli di nuova produzione del 4,2%). Tuttavia è da rilevare che nella seconda parte dell’anno i premi di nuova produzione hanno fatto registrare un incremento tale da rendere lievemente positivo il saldo dell’intero anno (+0,8% rispetto al 2012). Anche l’anno appena chiuso è stato quindi fortemente influenzato dalla congiuntura negativa iniziata nel 2009 e legata agli effetti della crisi economica.
Nel 2013, delle 45 imprese che operano nel ramo, le prime cinque del mercato hanno contabilizzato quasi il 50% dei premi totali, in forte aumento rispetto al 2012. Occorre segnalare che nell’anno si sono registrate importanti operazioni di fusione/incorporazione che hanno riguardato due principali gruppi assicurativi italiani. Questo ha avuto effetto anche su tutte le altre fasce di imprese. Il market share delle imprese “medie” (dal 6° al 15° posto) è passato dal 42,0% del 2012 al 35,7% del 2013, quello delle piccole imprese (dal 16° posto in poi) dal 21,6% del 2012 al 14,8% del 2013. Da un’analisi basata su tutte le imprese che hanno operato nel ramo nel 2012 è risultato che poco più della metà di esse (rappresentative di circa il 45% dei premi raccolti nel 2013) hanno sperimentato un incremento dei premi contabilizzati (in media +16,1%) mentre la restante parte mostra una variazione negativa del volume di affari (mediamente del -11,5%).
Le garanzie assicurate
Anche nel 2013 la maggior parte dei premi contabilizzati (il 59,1%) del ramo cauzione è concentrato in due tipologie di rischio principali: gli “appalti” (in prevalenza cauzioni a garanzia dei contratti per appalti pubblici) e “assimilate agli appalti” (principalmente polizze per concessioni edilizie) che insieme hanno raccolto 292,6 milioni (309,0 milioni nel 2012). I premi totali di queste due categorie di rischi risultano, quindi, in diminuzione rispetto all’anno precedente (-2,2% per “appalti “ e -11,3% per “assimilate agli appalti”). Tra tutte le specifiche garanzie inerenti agli appalti, risultano sostanzialmente invariati solo i premi contabilizzati di quelle a garanzia di appalti pubblici (-0,5%), che costituiscono tuttavia il 78% del totale dei premi sottoscritti per questo settore. Risultano invece in diminuzione tutte le garanzie ricomprese tra le “assimilate agli appalti”; in particolare diminuiscono in maggior misura i premi delle garanzie connesse a polizze fideiussorie ex legge 201/04 (-14,6%) e quelle a garanzia di concessioni edilizie (-12,2%). La nuova
produzione è risultata generalmente in contrazione (rispettivamente -4,7% per “appalti“ e -18,4% per “assimilate agli appalti”); risulta in aumento solo per le garanzie legate a contratti per partecipazione ad appalti esteri +21,6% (anche se tali garanzie costituiscono solo l’1% dei premi di tutte le tipologie di appalto).
Le garanzie per “rimborso di imposte” (prestate a favore dell’Amministrazione Finanziaria per l’eventuale restituzione delle somme risultate indebitamente erogate a seguito di avviso di rettifica da parte delle Autorità competenti relative alle dichiarazioni fiscali) hanno raccolto l’11,7% dei premi contabilizzati nell’anno (9,9% nel 2012), pari a oltre 58 milioni, in deciso aumento rispetto al 2012 (+16,6%). Tale andamento è stato determinato principalmente dalla crescita che hanno fatto registrare i premi legati a garanzie per rimborsi IVA e altre imposte (+17,9%), che costituiscono la quasi totalità dei premi inerenti a garanzie per rimborso di imposte (96%). In diminuzione invece il volume premi delle altre garanzie: quelle legate a rateazioni di imposte/contributi previdenziali (-11,3%) e quelle inerenti a ricorsi IVA e similari (-5,7%). La quasi totalità dei premi di queste tipologie di rischio (96,2% nel 2013) è costituita da nuova produzione che mostra quindi gli stessi andamenti descritti per i premi complessivi.
Rispetto al 2012 sono diminuiti i premi contabilizzati riguardanti le tipologie di rischio inerenti alla “gestione rifiuti”: il volume di affari nel 2013 è stato pari a 28,5 milioni (poco meno del 6% dei premi totali contabilizzati) con un decremento dell’12,5%. Circa un quinto di questi premi (quasi 6 milioni di euro, in diminuzione del 20,5% rispetto al 2012) sono stati contabilizzati per garanzie inerenti le spedizioni transfrontaliere di rifiuti che coprono le eventuali spese sostenute per il trasporto, lo smaltimento o il recupero dei rifiuti, nonché i costi per la bonifica dei siti inquinati connesse alle predette operazioni. Anche l’andamento della nuova produzione (20,3 milioni), che costituisce il 71% dei premi contabilizzati per questi rischi, è stato negativo e registra una diminuzione del 16,2% rispetto al 2012.
In aumento del 2,4% i premi per i rischi inerenti a “contributi” (a garanzia dell’esatta destinazione dei fondi erogati da Organismi Europei, Amministrazioni Statali, Regionali o di altri Enti Locali per la realizzazione di progetti specifici) che superano i 30 milioni, contabilizzando il 6,1% di tutti i premi del ramo (erano il 5,9% nel 2012). Risulta in crescita anche la nuova produzione che, nel 2013, guadagna il 7,3%.
In aumento il volume di premi per le tipologie di rischio classificate come “doganali” (cauzioni per il pagamento periodico differito dei dazi doganali, per temporanee importazioni, per altre operazioni doganali) che nel 2013 hanno raccolto circa 21 milioni (+2,1%). Tale andamento riflette quello dei premi di nuova produzione che segnano un aumento del 2,2% rispetto al 2012.
In aumento (+2,0%) i premi contabilizzati per le garanzie “Agea – regolamenti CEE” che si attestano a quasi 12 milioni (pari al 2,4% di tutti i premi del ramo). Sono aumentati del 5,8% anche i premi della nuova produzione che nel 2013 arrivano a 7,2 milioni (erano 6,8 milioni nel 2012).
Si è ridotto, seppure in misura lieve, il volume dei premi sottoscritti per le coperture relative a “garanzie di pagamento” che nel 2013 hanno raccolto 9,7 milioni (9,9 nel 2012) con un decremento del 2,3%; la nuova produzione, che rappresenta poco più di un terzo dei premi contabilizzati, non ha mostrato la stessa tendenza e ha fatto registrare invece un aumento del 13,8% rispetto all’anno precedente.
I premi contabilizzati relativi alle tipologie di rischio non rientranti in quelle già menzionate (Ingresso stranieri, Generiche dirette, Giudiziali, Rapporti di collaborazione non subordinati, Rapporti di collaborazione subordinati, Esattoriali società Coop, Esattoriali S.p.A., Esattorie per istituti di credito) risultano in aumento (+14,4%), attestandosi a poco meno di 44 milioni (circa il 9% dei premi del ramo), di cui il 52,5% dovuti alla nuova produzione dell’anno che risulta anch’essa in crescita del 34,7% rispetto al 2012.
Fonte: ANIA Trends